martedì 22 dicembre 2015

Hassan Nasrallah parla dell'assassinio di Samir Quntar: "Era uno di noi, la nostra vendetta sarà appropriata!"

Il Segretario Generale del movimento Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, é intervenuto per via televisiva commentando vari fatti d'attualità tra cui, ultimo cronologicamente (ma primo per importanza), il recente martirio del Decano dei Prigionieri Politici della Resistenza, Samir Quntar.

Nasrallah ha inviato auguri e congratulazioni ai Cristiani di ogni denominazione per il Natale di Gesù Cristo, e un augurio anche ai Musulmani per l'anniversario della nascita del Profeta, ha inoltre espresso condoglianze per la dipartita dello Sceicco Khatoun, spirato nella giornata di domenica ed espresso solidarietà agli Sciiti nigeriani per le persecuzioni inflitte loro dal Governo.

Il Segretario Generale, parlando di Samir Quntar, ha chiarito che il regime ebraico di occupazione é unico responsabile del suo assassinio, che ha provato a realizzare fin dai primissimi giorni del suo rilascio, perché la mente sionista non concepisce misericordia o perdono.


Nasrallah ha spiegato che la lotta di Liberazione della Palestina rappresentava l'intero orizzonte ideale di Quntar e ha ricordato che, quando nel loro primo incontro gli propose di intraprendere diverse carriere con la Resistenza di Hezbollah egli scartò a priori quelle nella politica, nei mass-media, nell'academia, per concentrarsi esclusivamente sull'aspetto militante e militare.

"Ho lasciato la Palestina solo per tornarvi da combattente", era la sua frase preferita; non voleva un posto di comando, egli anelava il combattimento sul campo.

Nasrallah ha rimarcato che come in passato, la morte di un leader martire anziché indebolire la Resistenza la rafforzerà, spingendo con il suo esempio centinaia di giovani ardimentosi a levarsi e prendere il suo posto.

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