A meno di quarantott'ore dal codardo e proditorio bombardamento dell'USAF sulle posizioni siriane del Jabal Thardeh, che domina lo strategico aeroporto di Deir Ezzour i membri dell'unità dei Commando Qassam, corpo scelto guidato dal Generale Ghassan Taraaf (nella foto, con gli occhiali da sole) sono stati fondamentali per vibrare un altro decisivo colpo alle schiere del sedicente "califfato", questa volta bersagliando i loro nascondigli nel quartiere industriale di Al-Sina.
L'operazione é iniziata con la detonazione di una triplice mina al di sotto del manto stradale di Al-Sina, che ha fatto collassare, distruggendoli, tre diversi tunnel-bunker dell'ISIS, seppellendo vivi molti suoi militanti e rendendo inutili le vaste riserve di armi e munizioni ivi raccolte.
Subito dopo un assalto chirurgicamente preparato contro posizioni-chiave dei takfiri é risultato nello sfondamento in più punti della loro linea difensiva e in una precipitosa e disordinata ritirata dei superstiti e dei militanti di altre postazioni che rischiavano di venire superate e circondate verso le rive del fiume Eufrate e le sponde dell'Isola di Sakr.
Il resto del pomeriggio di ieri é stato impiegato dalle truppe siriane a contare e identificare i cadaveri riconoscibili dei terroristi del "Daash", tra cui come al solito figuravano in massima parte stranieri delle più disparate nazionalità: Arabia Saudita, Egitto, Marocco, Uzbekistan, Irak e Turchia.
Che paese civile quello che anche in una guerra così ingiusta e feroce impiega risorse per identificare i morti, anche se di parte avversa e sanguinaria come i terroristi filo-occidentali, questo può avvenire solo in un grande Paese che sa di avere ancora un futuro.
RispondiEliminaConcordo.
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