Questa é una di quelle foto grazie alle quali quando scrivo che PALAESTINA FELIX é l'outlet giornalistico di punta in lingua italiana sulla situazione strategica e operativa in Medio Oriente so di non stare millantando o esagerando.
In essa vediamo "Il Padre delle Vittorie" Qassem Soleimani, "uomo ovunque" dell'IRGC iraniana in Siria ed Irak che, questa mattina, ha visitato la porzione di frontiera siro-irakena dove le Forze di Mobilitazione Popolare sono riuscite a eliminare ogni residua presenza dell'ISIS.
La presenza di una figura talmente importante dell'Asse della Resistenza testimonia la portata storica e strategica della vittoria ottenuta dalle milizie popolari irakene, che da sole, proprio tre anni fa, fermarono l'avanzata apparentemente inarrestabile dell'ISIS verso Bagdad (gli Usa avevano apposta malamente addestrato l'Esercito Irakeno in maniera che il loro "burattino" Daash distruggesse il paese mesopotamico per linee etniche e religiose e giustificasse un loro ritorno in grande stile nella zona).
Grande leader il generale Soleimani. Di uomini cosi, presenti al fianco delle truppe, si hanno vaghi ricordi nella seconda guerra mondiale. Con gente cosi, la vittoria è scontata. Averne in italia ufficiali così.
RispondiEliminaSi avvicina sempre più del controllo totale dell'autostrada da Beiurut a Pechino.
RispondiEliminaChi getta insulti sugli artefici della nuova via della seta, soffocherà nei suoi stessi escrementi.
Federico
Sarebbe bene, che le "milizie popolari irakene", si occupassero del varco di confine con la Siria, quello di Al-Qa'im (zona del basso Eufrate); mentre la cittadina di Tal Afar che é circondata, può rimanere così ancora per un pò di tempo. Invece, per gli amerikani, le "milizie popolari", dovrebbero andare verso la cittadina di Tal Afar, dato che alla zona di confine Siria-Iraq, sul basso Eufrate, ci penseranno loro.
RispondiEliminaEventualmente, all'occupazione del varco di confine di Al-Qa'im, ideale sarebbe, che alla conquista della cittadina, le
forze irakene, ripulissero dell'ISIS, le zone poco altre confine, in modo che ad es. un contingente avio-trasportato siriano, potesse posizionarsi sul fiume Eufrate al confine con l'Iraq.
Per Raqqah, l'SAA, è bene che non si avvicini alla città, ma metta in sicurezza la strada Damasco-Aleppo, che tanto i curdi-amerikani, non attaccheranno finche non verrà conquistata la diga a nord di Raqqah stessa (sul fiume Eufrate), che non verrà subito. Per conquistare la diga, si deve avere il controllo sulle due sponde dell'Eufrate, e il controllo della zona sud del fiume, taglia la strada che permette all'ISIS di inviare rinforzi verso Maskanah, contro l'SAA, e solamente dopo che l'ISIS e l'SAA si saranno combattuti duramente, la diga sarà conquistata, con le due sponde dell'Eufrate.
N.B.- Come esempio storico, nella 2° guerra mondiale, la sacca di Curlandia, non ha fermato i russi dall'avanzare verso
Berlino, senza perdere tempo a conquistare le zone assediate sul Mar Baltico.
Marcus Claudius Marcellus
Cacchio, MCM, complimenti!
EliminaScuola di Guerra a Civitavecchia?
" Alere flammam "
RispondiEliminaLa Scuola di guerra dell'esercito, prima a Torino, divenne finalmente obsoleta dopo le miserabili prove date dagli uff di carriera ( eccetto i Carabinieri ) durante le guerre mondiali e coloniali.