Il fasullo "Osservatorio siriani dei diritti umani", che come ricordiamo é basato a Coventry, sussidiato dai quattrini del servizio spionistico inglese e gestito da un cialtroncello che in Siria assaggiò per due volte la galera per truffa e peculato, ha emesso un comunicato in cui non può che riconoscere che le forze armate siriane si stanno disponendo ad accerchiare la stazione di pompaggio T-2.
Questo vuol dire che le avanguardie siriane si trovano a meno di 70 Km dal varco di confine di Albukamaal tra Siria e Irak, prospiciente ad Al-Qaim e ormai uno dei pochissimi rimasti in mano ai takfiri del Daash.
L'ingresso di truppe siriane in Provincia di Deir Ezzour da una direttrice totalmente diversa da quelle attese (da Sukanah oppure da Raqqa) ha completamente ribaltato le prospettive per la conclusione delle operazioni anti-ISIS nell'estremo Est della Siria.
Come dicevo la soluzione adottata sul campo non solo è la più disattesa ma anche la migliore, non perchè lo dico io ma perchè è quella messa in atto.
RispondiEliminaNelle zone di Deir Ezzour Reqqa super protetta dagli aerei americani avrei qualche ipotesi:
RispondiEliminaBasi di contractors americani della ex Blackwater che per firmare il contratto ed andare lì avranno richiesto il supporto aereo immediato in caso di necessità
Basi dei criminali dell'ex esercito del Libano del sud al soldo dei sionisti, sono addetti all'allevamento dei terroristi dato che parlano la loro lingua
Ed infine nel sancta sanctorum una base israeliana per muovere il tutto
La soluzione si chiama Kalibr, a sorpresa però, e senza il solito preavviso
Buongiorno, riguardo al fatto che la stazione T2, sta per essere investita, sono molto felice. Con il posseso di T2 e del suo eliporto e con la riattivazione dello stesso, tutto il basso Eufrate si troverebbe a solo 20-25 minuti di volo. Questo è notevole (es. supportare le truppe verso Abu-Kamal), mentre con la conquista di T3 (già avvenuta) e la sua messa in sicurezza, Deir Ez-Zour si troverebbe a 45-50 minuti di volo.
RispondiEliminaN.B.- Da verificare l'intervista del Col. USA Ryan Dillon sul fatto che Siria, Iran e Russia, combattono l'ISIS (chissà Trump, si è ripreso in parte il Pentagono).-
Marcus Claudius Marcellus