Lavrov invita gli Usa a riflettere: "Se vi ritirate dall'Accordo Nucleare con l'Iran come pensate di risolvere le cose con Pyongyang?"

A pensarci bene, é assolutamente logico.

L'Accordo Nucleare JCPOA dimostra, con la sua esistenza, che Occidente e Paesi Emergenti, con una giusta e saggia mediazione Russo-Cinese, possono trovare un punto d'incontro con mutua soddisfazione.

Se gli Stati Uniti, come maramaldeggiato da Donald Trump in più di un'occasione, si ritirassero unilateralmente dall'Accordo, dimostrerebbero una volta per tutte che l'Occidente ragiona solo col metro della propria convenienza immediata e che ogni promessa fatta da esso oggi potrà venire rinnegata domani, se la convenienza è mutata.

Per cui, senza dubbio, la Korea Democratica continuerà imperterrita a sviluppare missili e testate nucleari all'idrogeno sempre più potenti, per dare alla propria deterrenza strategica sempre più corpo e peso.

Ma fare appelli alla ragionevolezza e al senso comune, con gli Usa, serve a qualcosa?

Tanto lo sappiamo benissimo che lo scopo degli Usa con la Nord Korea non é quello di "privarla dei missili" o "privarla della bomba atomica"...ma semplicemente quello di attaccarla militarmente, invaderla e usarla quindi come 'staging area' di armi e truppe che dovrebbero andare a minacciare direttamente la Repubblica Popolare Cinese.

Questo é il fulcro della questione.

Ragionare con gli Usa come se ci si trovasse di fronte a un intelocutore razionale é futile e spesso fuorviante.

Ma riteniamo che Sergei Lavrov questo lo sappia fin troppo bene.

Ovviamente questa dichiarazione aveva solo valore mediatico.

Bisogna sostenere la Nord Korea con ogni mezzo, se hanno la bomba H gli Usa si guarderanno bene dall'attaccarla.