Pensate cosa vuole dire passare la propria vita in carcere, venire isolati per dieci anni e infine morire per la voluta, calcolata negazione di cure mediche essenziali. Questo é l'inferno delle galere sioniste, veri e propri lager messi in opera da coloro che fanno giaculatorie e geremiadi nel 'giorno della memoria'
domenica 10 febbraio 2019
La morte del prigioniero Faris Baroud riporta in primo piano l'inferno delle galere sioniste!
Secondo video festivo per il nostro popolare Canale Youtube!
Pensate cosa vuole dire passare la propria vita in carcere, venire isolati per dieci anni e infine morire per la voluta, calcolata negazione di cure mediche essenziali. Questo é l'inferno delle galere sioniste, veri e propri lager messi in opera da coloro che fanno giaculatorie e geremiadi nel 'giorno della memoria'
Pensate cosa vuole dire passare la propria vita in carcere, venire isolati per dieci anni e infine morire per la voluta, calcolata negazione di cure mediche essenziali. Questo é l'inferno delle galere sioniste, veri e propri lager messi in opera da coloro che fanno giaculatorie e geremiadi nel 'giorno della memoria'
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Dottor Kahani, mi consenta un off topic, in tema di lutti. Lo devo a lei, quale persona di una certa provenienza politica, ed a tutto il resto dei lettori.
RispondiEliminaC’è un messaggio che gradirei trasmettere ai frequentatori di Palaestina Felix, vista la provenienza varia, politicamente parlando, degli stessi. E sono indotto a farlo dal desiderio di non veder sacrificato sul nascere il riassetto che si sta verificando in questi anni tra la Destra (benché per ora rappresentata da personaggi ancora sostanzialmente da poco) ed alcune frange della sinistra (Fusaro et similia, nonché, quale blocco geopolitico-spirituale, gli eredi dell’Unione Sovietica: Putin e la Russia), di cui pure questo sito è testimone. Ciò soprattutto dopo l’andazzo che sembra star prendendo la questione (vedi taluni miopi ed insulsi paragoni di Salvini (per cui pure ho votato e rivoterò)).
La questione cui alludo è il cosiddetto Giorno del Ricordo, 10/02. Saprete già cosa sta a rimembrare.
Ora, io son un Fascista, ed in quanto tale ho la cultura storica dei Fascisti, che mi vede potentemente schierato circa quelle che furon le vicende della II G.M. e di quella che la storiografia ufficiale (anglo-americano-comunista) fa passare sotto il nome di “resistenza”. Ciò detto, DISPREZZO la strumentalizzazione politica che certuni stanno facendo delle Foibe, e SOSTENGO il revisionismo storico sulle medesime (come su tutto, visto che la Scienza è per definizione revisionismo continuo). Non che io non creda nella vicenda, o che non sia giusto ricordarne i morti; però son del parere che un’attività politica la si debba fondare sulla bontà delle proprie posizioni, e NON sugli errori degli altri. Altrimenti è inevitabile che su questi ultimi vengan fatti ricadere troppi interessi, perché ci si trova letteralmente a VIVERE SULLA PELLE DEI PROPRI MORTI. Una logica simile non può che portare ad un unico risultato: il sacrificio della verità storica e della sua scientifica ricerca, che son l’UNICA COSA CHE I MORTI (di qualsiasi tipologia) CI CHIEDONO!!!
Pertanto, benché mi susciti ilarità il pensiero di un’eventuale buonafede dell’a.n.p.i. nel profferire certe dichiarazioni, ai lettori, soprattutto a quelli più vicini a me politicamente, dico che dobbiamo APPOGGIARE il revisionismo storico sulle Foibe: se è infondato, lo si smonterà punto per punto in ambito culturale (e non politico!), tramite controprove; se è fondato, ancor meglio: meno esseri viventi in generale e miei connazionali in particolare so esser finiti a crepare in fondo ad una gola carsica in quel modo, legati con un fil di ferro e schiacciati dal peso dei propri parenti che ti cadon in cima, meglio sto.
Come Fascisti (o Sovranisti/Patrioti/Antiglobalisti, chiamatevi come più v’aggrada: la direzione quella è), non dobbiamo vivere su (a quel punto auspicate) disgrazie ai danni dei nostri, quasi la nostra ragion d’essere fosse giusto di reazione agli altri (che è esattamente quel che fanno i nostri avversari: “ANTI-fascisti” (e poi danno dei “reazionari” agli altri…)); piuttosto dobbiamo fondare il nostro esserci su di un’opera positiva: la definizione di una weltanschauung. Solo così potremo costituire un movimento stabile e duraturo. Ne va della nostra sopravvivenza, altrimenti prima o poi l’Usura Europea ci ucciderà. Già, perché non occorre andare al di là dell’Adriatico per trovare la pulizia etnica ai danni degli Italiani: è realtà quotidiana grazie a questa UE assassina, in forza di decenni di fake news, censura, lavaggio del cervello e soprattutto tanta istigazione all’odio razziale da parte dei media e delle scuole a danno di noi Europei (tutti). E di ciò è responsabile solo la sinistra (nostra), non gli Slavi, neppure quelli titini.
Perdonate il fuori tema.
Saluti.
P.S.: qui il solito immenso Mastrangelo (Storia in Rete) per cominciare a fare un po’ di chiarezza storica sulle Foibe:
https://www.ilprimatonazionale.it/cultura/foibe-esodo-verita-negata-104101/
Cornelio