Anche l'Irak dà l'alt agli "stranamore" Bolton e Pompeo: niente uso di basi mesopotamiche contro l'Iran!

Bagdad non permetterà a Washington di usare le sue basi militari per lanciare un attacco contro l'Iran, ha sottolineato il presidente iracheno, battendo le politiche bellicose del presidente Donald Trump nei confronti della Repubblica islamica.
"Non vogliamo che il nostro territorio sia un trampolino per qualsiasi azione ostile contro nessuno dei nostri vicini, compreso l'Iran", ha detto Barham Salih alla CNN, sottolineando che non c'è accordo tra Bagdad e Washington che possa far pensare a Trump di poterlo usare come tale.



A febbraio, il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che circa 5.000 soldati dovrebbero rimanere in Iraq per seguire da vicino l'Iran. Mentre Trump diceva che non avrebbe usato l'Iraq come trampolino di lancio per colpire l'Iran, la crescente vendetta americana contro la Repubblica islamica potrebbe vedere tutti i beni americani nella regione attirati nel confronto, se scoppiasse un conflitto su larga scala.

Gli Stati Uniti erano pronti a lanciare attacchi di rappresaglia contro Teheran la settimana scorsa, dopo che il paese aveva abbattuto una spia di Global Hawk sulle sue acque territoriali. Trump ha annunciato venerdì che ha cancellato l'attacco dopo che gli è stato detto che potrebbero morire fino a 150 persone. Tuttavia, martedì, Trump ha minacciato la Repubblica islamica con una "obliterazione" totale se attaccasse "qualsiasi cosa americana". Allo stesso tempo, il presidente degli Stati Uniti ha ammesso che non ha una strategia di uscita se sceglie di andare in guerra.

Nel frattempo, Salih ha ricordato l'amara esperienza dell'invasione americana del suo paese, ricordando a Washington che è rapido iniziare una guerra senza pensare a potenziali conseguenze.

"È facile iniziare una guerra, ma molto, molto difficile finire una guerra", ha aggiunto.