giovedì 24 ottobre 2019

Dirigenti curdi dicono una cosa a Mosca ed un'altra a Washington!


Non é chiaro nemmeno al vostro amabilissimo e affidabilissimo caporedattore Kahani se la "leadership" curda stia avendo un collasso oppure se l'abitudine di cercare di tenere il piede in due scarpe sia così inveterata tra i "kurdonki" che non riescono ad abbandonarla nemmeno nelle attuali contingenze.

Il gruppo militante delle forze democratiche siriane a guida curda (SDF) ha ringraziato Mosca per aver siglato un accordo con Ankara, che ha posto fine a un'offensiva turca contro i militanti curdi nella Siria settentrionale, accogliendo con favore il dispiegamento di truppe russe e siriane nelle regioni di confine come parte dell' accordo.



Durante i colloqui con il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu e il capo dello stato maggiore Valery Gerasimov tramite collegamento video mercoledì, il capo dell'SDF Mazloum Abdi ha dichiarato che Mosca ha salvato i curdi dal "flagello" della guerra attraverso il recente accordo con Ankara.

Secondo una dichiarazione dell'SDF, Abdi "ha ringraziato il Presidente Vladimir Putin e la Federazione Russa per la loro entusiasmo per aver disinnescato la guerra nella nostra regione e risparmiato ai civili il suo flagello".

“Attualmente, unità della polizia militare russa e truppe siriane regolari vengono schierate in molte località. Stiamo fornendo loro ogni tipo di aiuto e assistenza ", ha detto Abdi.

Tuttavia da Washington DC arriva questo tweet secondo il quale, un altro dirigente curdo, Ilham Ahmed, avrebbe chiesto nientemeno agli USA di interrompere il loro ritiro, tornare a occupare la Siria, istituire una no fly zone e colpire la Turchia con sanzioni e minacce.

Ma chi pensano di essere? Tel Aviv??

5 commenti:

  1. L'Affidabile Kahani ci ha messi per anni in guardia sulla natura traditrice dei curdi, puntualmente i fatti gli dan ragione!

    RispondiElimina
  2. La guerra a nord è finita ed i curdi hanno rinunciato de facto all'indipendenza. Avranno l'autonomia (più o meno spinta) e garanzie costituzionali con garanti interni ed esterni alla Siria. Semplicemente si sta trattando.
    Serve tempo.

    Sulle azioni di Washington, non credo serva ricordare che si sono accollati il successo politico inerente la fine dell'offensiva turca e sappiamo tutti come stanno in realtà le cose. Detto tutto.

    Antonio Di Caro.

    RispondiElimina
  3. Il letame non si trasforma MAI in oro.
    Bam Bam

    RispondiElimina
  4. vorrei lanciare modesta proposta: denunciare i6 italiani che combattono in curdistan.
    Rastrelliamo 1500 euro per avvocato, 150 contibuenti da 10 euro, e poi ne chiediamo 50-60.000 costituendoci parte civile.
    che ne dici kahani?

    RispondiElimina
  5. Qui si dice che un commendante curdo avrebbe piegato il califfato... si dovrà ridere, o prendere sul serio?? https://it.yahoo.com/notizie/chi-%C3%A8-mazlum-abdi-il-102030337.html

    RispondiElimina