lunedì 17 gennaio 2011

Barak getta la maschera: creerà nuovo partito di destra e militarista per meglio sostenere l'Apartheid di Netanyahu


In una giornata di caos, minacce, comunicati rabbiosi e promesse di vendetta, che ben riflette il clima incerto e tumultuoso in cui versa l'odierna società israeliana i ministri laburisti Isaak Herzog, Avishai Braverman e Benyamin Ben Eliezer hanno rassegnato le dimissioni dalla compagine governativa dopo che il loro ex-capo e compagno di partito Ehud Barak ha annunciato la sua intenzione di creare un nuovo partito nazionalista e militariste per essere più "in sintonia" con l'Esecutivo di Estrema destra in cui svolge le funzioni di Ministro della Guerra.

La nuova formazione nazionalista, che si chiamera "Atzmaouth", si dichiara fin dall'annuncio della sua creazione "risolutamente sionista", aderendo quindi in pieno all'ideologia colonialista, razzista e segregatoria che ha informato l'esistenza di Israele fin dalla sua fondazione nei fuochi e nel sangue della "Nakba", l'Olocausto nazionale palestinese consumatosi fra il 1947 e il 1948.

I dimissionari, dal canto loro, hanno tratto vaticinii di sventura dalla mossa di Barak, preconizzando che con il fatale indebolimento del Partito Laburista che da essa necessariamente avrà luogo, verrà messa la pietra tombale sulla possibilità che una coalizione "progressista" possa sconfiggere le forze di Destra nelle prossime elezioni politiche.
"Progressiste" o "Conservatrici" le bombe sioniste ammazzano allo stesso modo!
Forse però gli ex-ministri non si ricordano che, anche con la "progressista" coalizione Labour-Kadima al Governo, capeggiata da Barak, Olmert e la Livni, Israele si rese odioso e inviso alla comunità internazionale con le sue aggressioni militari contro il Libano e la Striscia di Gaza...ormai il militarismo e la violenza sono tanto radicati nella mentalità israeliana, per cortesia di oltre 60 anni di indottrinamento al razzismo sionista, che qualunque cambio di coalizione governativa per i Palestinesi e le altre vittime usuali del fascismo ebraico ha lo stesso effetto che avrebbe, per un pedone, venire travolto per strada, ora da una macchina con una certa targa, ora da una macchina con una targa differente.

Instabile e riottoso per natura, il Parlamento dello Stato ebraico, la Knesset, avrà dunque un contendente in più alla palma di partito più virulentemente sionista e razzista: i militaristi di Atzmaouth, resta da vedere quanti del piccolo drappello di deputati laburisti (13 in tutto, su 120 parlamentari dell'intera assise) sceglieranno di seguire il Ministro della Guerra nella sua svolta a destra. Per dare un'idea al lettore di quanto polverizzato e litigioso sia il Parlamento israeliano basterà dire che, prima della scissione di Barak, il Partito Laburista, con appena 13 deputati era tuttavia il membro più numeroso della violenta coalizione che sostiente l'esecutivo Netanyahu...al quale fra qualche giorno spetterà il dubbio onore di guidare un Governo sostenuto da un'alleanza in cui il maggior partito avrà sì e no otto-dieci parlamentari.

Nessun commento:

Posta un commento