mercoledì 9 marzo 2011

Ecco come le donne arabe festeggiano il loro otto marzo: lottando!


Mentre durante la "Festa della Donna" milioni di 'libere' donne occidentali vapide e superficiali, le cui esistenze sono scandite dalla 'libertà' di scegliere se rivolgersi a "Vogue", "Cosmopolitan", "Elle" o "Donna Moderna" per vivere per procura esistenze dominate dalla ricerca di una bellezza impossibile (ma per tendere alla quale si scialacquano miliardi di Euro), dalla 'libertà' di poter spettegolare sul 'Grande Fratello' piuttosto che sull' 'Isola dei Famosi', dalla 'libertà' di poter scoprire cosce, natiche o glutei (in qualunque mix e combinazione) si affollavano in ristoranti con 'menù a tema', discoteche e locali notturni con obbligatorio spettacolo di strip maschile, dall'altra parte del mondo le 'arretrate donne islamiche' vivevano la loro 'Festa' con un contegno, una passione e una determinazione che, sole, le rendevano in grado di onorare ed eternare la memoria delle lotte femminili per i diritti e l'emancipazione, quella vera, non quella della scollatura e dello strip-tease!

Queste immagini, diffuse dall'agenzia di stampa iraniana "Ahlul Bayt" testimoniano della marcia di migliaia di donne del Bahrein dal porto commerciale a Piazza delle Perle, una marcia portata a termine come parte integrante della lotta degli abitanti dell'isola, maschi e femmine, per ottenere riforme costituzionali e l'allontanamento dal potere dell'attuale casata regnante degli Al-Khalifa.
Ancora una volta il mondo musulmano, che la vulgata occidentalista dei parassiti e degli sfruttatori vorrebbe dipingerci come "medievale e arretrato", fa una figura molto ma molto migliore del 'libero e avanzato' occidente!!




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1 commento:

  1. La "festa della donna" in realtà prenderebbe spunto (se non ricordo male) da un episodio che di bello non ha nulla, un presunto incidente mortale in una fabbrica di quasi sole donne in america, quindi se fosse vero questo i festaggiamenti che vediamo in giro come riportato nell'articolo sarebbero un modo per sbeffeggiare questa ricorrenza che di goliardico non dovrebbe avere nulla.
    La "civiltà occidentale" in realtà mortifica e mistifica oltre che a ridicolizzare ogni cosa per cui oggi una ricorrenza come l'8 marzo è diventata l'occasione consumistica e di occasioni di puttanesimo di massa tale che alla fine per ironia le donne diventano di nuovo l'oggetto economico di sfruttamento che si vorrebbe contrastare.
    Il capitalismo dove tocca guasta.

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