Basta solo questo semplice fatto a far crollare come il misero castello di menzogne pretestuose che é ogni addebito di William Hague, esponente di un Governo eletto a maggioranza ben distante dalla indiscutibile affermazione di Hamas, che riportò la vittoria su Fatah in quasi tutti i collegi, nonostante le pesanti interferenze ai limiti del broglio e dell'irregolarità portate avanti dagli sponsor occidentali di Fatah. Ancora oggi il Governo di Londra versa decine di milioni di sterline a Fatah, una fazione ribelle e golpista, che pratica l'arresto arbitrario, la persecuzione politica e religiosa, la tortura...e tuttavia pretende che il vincitore delle elezioni Hamas 'limiti la democrazia'.
Se le regole democratiche venissero ristabilite anche in Cisgiordania per Abbas e i suoi sodali si aprirebbero le porte del carcere per innumerevoli reati: dall'Alto Tradimento, alla Concussione, alla Violenza Privata. "Le affermazioni del signor Hague riflettono una profonda crisi della piattaforma diplomatica inglese, che cerca di evadere le reponsabilità che le derivano dall'aver sostenuto una fazione ribelle, dal mancato intervento contro le aggressioni israeliane a Gaza e contro l'assedio illegale mirato contro la popolazione civile.
Hamas si é dichiarato pronto a partecipare a qualunque consultazione elettorale che rifletta una chiara e sincera volontà di concordia nazionale, un prerequisito che oggi continua a sfuggire solo e soltanto a causa della riottosità di Fatah a sottoporsi di nuovo al libero giudizio dei cittadini di Palestina, che in grande maggioranza, anche nella West Bank sottoposta al suo dominio, continuano a riconoscersi e a riporre la propria fiducia nella Resistenza piuttosto che nelle forze della sottomissione e del collaborazionismo.
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