giovedì 4 agosto 2011

La Resistenza afghana abbatte drone assassino NATO sopra Jalalabad!


Un drone assassino di fabbricazione americana, parte dell'armata di robot-terminator con cui Washington vorrebbe cercare di imporre la legge del terrore sull'Afghanistan, sul Pachistan, sullo Yemen e dovunque i generali del Pentagono si vedano assegnare dalla Casa Bianca la 'missione impossibile' di sostenere un dominio imperiale in via di rapida e irreversibile decomposizione, é stato abbattuto sopra i sobborghi della città di Jalalabad, nella provincia di Nagarhar, nella giornata di mercoledì 3 agosto.

La notizia, riportata dall'emittente iraniana di lingua inglese PRESSTV, ha trovato rapidamente conferma sia tra i portavoce delle forze di Resistenza afghane che presso gli uffici stampa degli invasori occidentali. Naturalmente questi ultimi hanno cercato di smentire che la macchina assassina sia stata abbattuta dai Partigiani di Jalalabad, parlando genericamente di "problemi tecnici".

Pure, la spiegazione degli occupanti stranieri é difficilmente accettabile, visto l'alto numero di 'incidenti' che hanno portato alla perdita non solo di droni senza pilota, ma anche di elicotteri e diversi aerei, tutti negli ultimi 6-10 mesi. Forse che improvvisamente i meccanici della NATO non sappiano più fare il loro lavoro? Oppure sono i guerriglieri afghani ad aver sviluppato nuove tattiche contro le macchine volanti degli invasori, magari integrandole con missili terra-aria più precisi e letali di quelli a disposizione in precedenza?





Siamo certi che nei comandi e negli stati maggiori NATO diverse fronti abbiano cominciato a imperlarsi di sudori freddi al solo pensiero: del resto, se la Storia deve esserci maestra, fu proprio quando i Mujahedeen afghani cominciarono a imparare come abbattere gli elicotteri e i trasporti truppe sovietici negli anni '80 che iniziò il conto alla rovescia per il contingente di occupazione dell'Armata Rossa...
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