mercoledì 20 aprile 2011

Varata a Gaza 'Oliva' la barca dei diritti che con un equipaggio internazionale veglierà sui pescherecci palestinesi!


Si é tenuta come annunciato nella mattinata di oggi la cerimonia di varo di 'Oliva' la lancia con equipaggio di volontari internazionali che renderà più difficile alle cannoniere e motovedette della marina sionista i loro pirateschi attacchi contro gli indifesi barconi da pesca palestinesi, che nel corso di oltre cinque anni hanno causato dozzine di vittime e pressoché distrutto un fiorente settore economico e una preziosa fonte di sussistenza per la popolazione del ghetto assediato da Israele.

L'iniziativa, lanciata dall'organizzazione umanitaria "Civil Peace Service" coinvolge attivisti spagnoli, statunitensi, belgi e italiani e prevede azioni di monitoraggio e, nel caso, anche interposizione fra natanti sionisti e pescherecci palestinesi, in modo da evitare le aggressioni armate; inoltre, gli attivisti a bordo di 'Oliva' registreranno la condotta delle unità della marina israeliana, in modo da poter documentare e denunciare ogni abuso e ogni violazione della libertà di pesca e navigazione.

Ad appena pochi giorni dalla sua morte e dal commosso saluto alla sua salma era pressoché impossibile che la cerimonia di varo non si trasformasse in un nuovo omaggio a Vik Arrigoni, omaggio tanto più appropriato e cogente, visto che proprio lui era stato uno dei principali promotori dell'iniziativa, suggerendo egli stesso che, piuttosto che con un nome di persona, il natante dei diritti venisse battezzato "Oliva".

Lunga otto metri e dotata di motore entrobordo Oliva é parte di una ben più vasta strategia che porterà nei prossimi mesi altre organizzazioni internazionali a interfacciarsi con le controparti della Striscia: Il Centro palestinese per i Diritti Umani, il Coordinamento dei Comitati di Lotta popolare, l'Unione dei Comitati Agricoltura e Pesca in primis. I cosiddetti 'Accordi di Oslo', sempre traditi e violati dallo Stato ebraico, riservavano venti chiliometri di mare dalla costa alle attività palestinesi nautiche e di pesca; da quando Hamas ha vinto le regolari e democratiche elezioni del 2006 il regime sionista ha unilateralmente ridotto tale fascia a 3 chilometri ma regolarmente vedette e cannoniere con la stella di davide aprono il fuoco sui pescatori palestinesi anche a un solo chilometro dalla costa, nel tentativo di impedire che gli abitanti dell'enclave assediata si procurino con le loro mani cibo utile a resistere allo strangolamento economico.

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