A fronte del vespaio di polemiche suscitate dal "leak" di questo documento che é diventato di dominio pubblico il portavoce presidenziale Yasser Ali non ha potuto che confermare l'autenticità del documento nel corso di una intervista resa al quotdiano "Al-Ahram", specificando che usando quelle espressioni cordiali il Presidente stava "soltanto seguendo il consolidato protocollo diplomatico". Nel documento, mettiamo in evidenza noi, l'entità sionista di occupazione non viene mai chiamata 'Israele', ma (sottolineiamo sempre noi) non viene nemmeno chiamata come dovrebbe.
Non contestiamo, per il momento, la necessità per l'Egitto di condurre una 'realpolitik' di coesistenza con Tel Aviv, ma obiettiamo sulla scelta di modi e termini con cui questa coesistenza (si spera temporanea) viene punteggiata e condotta.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!
Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.
Nessun commento:
Posta un commento