Come da copione, col volto celato da mephisto neri imblasonati coi sigilli giallo oro della Jihad, armi e striscioni di slogan bene in vista, i portavoce della Jihad hanno dichiarato che quella conseguita a Gaza é stata "La Vittoria dei Martiri e del Popolo", che non hanno avuto timore a immolarsi né remore ad aumentare a dismisura il proprio fardello di sofferenze (dopo oltre cinque anni di shylockiano strangolamento economico e di stillicidio di attacchi omicidi) nella certezza di mandare un messaggio al regime ebraico, ai suoi sostenitori arabi e imperialisti, ai suoi alleati occidentali e anche a tutto il mondo degli oppressi che lottano e resistono in ogni angolo del Pianeta.
La Jihad Islamica palestinese ha dichiarato di avere lanciato oltre 600 razzi e proiettili contro obiettivi sionisti e di avere collaudato anche missili antiaerei e anticarro nel caso che ai raid aerei fosse seguita un'invasione terreestre. La milizia palestinese assicura che il grosso del suo arsenale militare é ancora intatto e pronto all'uso "anche quando (Dio lo impedisca) le ostilità col regime ebraico dovessero riprendere oggi stesso". Il comunicato delle Brigate Al-Quds ha elaborato sull'accuratezza con cui gli obiettivi nella Palestina soggetta a occupazione siano stati attentamente individuati e circoscritti, fidando su tutte le fonti affidabili di intelligence e informazioni cui é stato possibile avere accesso in questi ultimi mesi e anni.
L'attenzione dell'organizzazione all'aspetto "liquido", informatico e tecnologico della guerra moderna si é vista anche con la grande operazione che ha visto gli hacker ai suoi ordini penetrare la rete di cellulari sionista e inviare SMS di sfida e minaccia a ben 5000 soldati di tsahal.
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