Adesso, oltre una settimana dopo l'evento, un portavoce del Pentagono ha ammesso la fallita penetrazione dello spazio aereo di Teheran; confermando come l'amministrazione Usa stia costantemente ingaggiando provocazioni e impegnandosi in condotta minacciosa e destabilizzante nella regione del Golfo Persico.
Teheran attraverso l'ambasciata svizzera (che fa da tramite verso Washington dopo la cacciata di tutto il personale Usa dal paese dopo il 1980) ha chiarito agli Americani che avrebbe potuto benissimo abbattere il drone e recuperarne il relitto, causando alla Casa Bianca l'ennesimo imbarazzo dopo la cattura, quasi dodici mesi fa, del velivolo 'stealth' RQ-170.
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