Secondo quanto riportato dall'emittente televisiva Al-Ikhbariya le forze armate siriane sono ormai in completo controllo di tutta la porzione della Provincia di Homs confinante con il Libano, avendo rastrellato e messo in sicurezza tutti i centri e i villaggi della zona, specialmente quelli nei dintorni di Qusayr, dove negli ultimi giorni si é combattuta l'ultima resistenza dei gruppi wahabiti e qaedisti intrappolati in un cul-de-sac dall'abile manovra dei generali di Assad.
Le ultime raffiche sono state sparate a Shamsin, dove una colonna di terroristi takfiri cercava di guadagnare l'autostrada Homs-Damasco per mettersi al sicuro, ma é stata invece accerchiata e distrutta, a Jourt al-Shayyah e nelle zone di Wadi al-Saieh e Bab Hud. Un gruppo terrorista che invece cercava di entrare nel perimetro di Quseyr (forse per prelevare un capo o per recuperare armi abbandonate) é stato bloccato e respinto a Dhairij.
Adesso, mentre l'Ovest della Siria é pacificato e i veterani della battaglia di Qusayr potranno riposare e ricostruire le loro forze, toccherà ai loro diciottomila camerati delle unità in marcia verso il Nord di Aleppo (tra cui le truppe d'elite della Sesta Divisione Corazzata), supportati da non meno di 2500 militanti di Hezbollah, prendere in mano l'iniziativa per porre in sicurezza e sigillare definitivamente anche il confine con la Turchia.
Le forze del male non vinceranno(S.Luca)
RispondiEliminaW L'ASSE DELLA RESISTENZA
Ben fatto. Ora bisogna concentrarsi a nord, sigillare il confine con la Turchia, e quello a sud con la Giordania, troncare le linee di rifornimento dei terroristi, accerchiarli e renderli inoffensivi. Quando i confini Siriani saranno sigillati e sorvegliati da droni [possibilmente armati] e pattuglie, ed ogni valico saldamente controllato, allora non sarà più possibile l'attività dei terroristi. Questa è la priorità dei generali Siriani; sigillare i confini nazionali, e cioè l'unico mezzo che i burattini e finanziatori dei terroristi usano per infiltrare terroristi, armi, soldi, e spie. Un invasione terrestre? nemmeno a pensarci. troppo complicato, e sopratutto troppe perdite. Una "no-fly-zone"? Nemmeno... i media hanno diffuso la notizia che gli apparati SAM a lungo raggio S300/V, inviati da Mosca in Siria, non siano tuttavia operativi e che lo diventeranno dal 2014. Falso. L'S300, una volta sul posto, può essere dispiegato in circa 5 minuti, e gli addetti radar, e al funzionamento sono per adesso tecnici militari Russi [quindi più che preparati] che operano nell'Aeronautica Siriana, in coordinamento con il Ministero della difesa Siriano, il Ministero degli interni Siriano, e l'intelligence Russa. Damasco poi possiede svariati sistemi S200 [aggiornati], molto potenti, con un raggio dai 200 ai 350 km, a apparati per la difesa aerea a corto e medio raggio.
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