Undici terroristi arrestati dalle autorità turche nella provincia di Hatay/Alessandretta in maggio sono stati ufficialmente accusati dall'autorità giudiziaria di avere cercato di procurare i componenti e quindi sintetizzato una certa quantità di agente nervino 'Sarin' con l'obiettivo di passarlo ai gruppi wahabiti attivi oltre il confine con la Siria.
L'operazione non sarebbe stata possibile senza la connivenza e la facilitazione di alcuni ambienti dei servizi segreti e dell'Esercito che hanno permesso agli accusati, di nazionalità libica, guidati da un cittadino siriano notoriamente affiliato con ambienti estremisti legati alla rete di Al-Nusra/Al-Qaeda.
Questa coraggiosa inchiesta della magistratura turca, che sta agendo indipendentemente e in pieno e aperto contrasto con gli interessi del Governo di Erdogan, completamente invischiato nel sostegno all'internazionale terrorista scatenata contro Damasco, sarà fondamentale per dimostrare che ogni uso di agenti chimici in Siria (Khan al-Assal, Ghouta...) sia stato operato in realtà dai terroristi takfiri nella speranza di spingere Usa e NATO a un intervento militare.
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