Si chiamava Islam al-Toubasi, e aveva appena diciannove anni l'ultima vittima cisgiordana della criminale arroganza e della belluina sete di sangue delle forze di occupazione militare del regime ebraico illegalmente dislocate nei territori cisgiordani che, nominalmente, secondo gli accordi-capestro di Oslo dovrebbero essere amministrate dall'Anp, ma in realtà sono state consegnate alla fazione golpista Fatah dopo il suo tentativo di abbattere con le armi il legittimo Governo palestinese uscito dalle urne monitorate da ONU e UE (che avevano premiato il Movimento Hamas, allora portabandiera della Resistenza).
Una pattuglia di militari sionazisti in assetto da guerra ha attaccato la povera casa della famiglia Al-Toubasi presso il campo profughi di Jenin, nella West Bank, aprendo il fuoco indiscriminatamente contro gli abitanti, e ferendo gravemente il giovane Islam; prelevatolo dal suolo dove giaceva il giovane é stato fatto sparire dai suoi aggressori, che, in una nota anodina rilasciata in seguito hanno dichiarato la sua morte senza elaborare sulle circostanze.
La famiglia chiede giustizia, chiede un'inchiesta ufficiale e neutrale che stabilisca se il suo congiunto sia morto per assenza o insufficienza di cure, ma chi potrà rispondere alla loro richiesta? Ancora una volta il brutale regime ebraico allunga da sé stesso la lista dei crimini per cui, un giorno che fidiamo non lontano, si vedrà presentare il conto dalla Storia e dall'Umanità.
...non dibuti neanche un istante, Signor Kahani, sul fatto che prima o poi l'entità sionista dovrà, per forza di cose, rendere conto di tutto quello che ha fatto. Il momento è molto vicino... e non solo per i sionisti...
RispondiElimina