“Il vile attentato di Beirut non piegherà la Resistenza e non ostacolerà la sua Vittoria sul campo di battaglia”.
Con queste parole la delegazione del Fronte per la Liberazione della Palestina - Comando Generale guidata dal membro del Politburo Ramiz Mustafa ha sintetizzato i suoi sentimenti di fronte allo spettacolo del cratere lasciato dall'autobomba che stamattina presto ha colpito la facciata dell'ambasciata iraniana a Beirut.
Il bilancio totale dell'attentato é per ora fermo a 23 vittime e 150 feriti, alcuni in gravi e gravissime condizioni.
Il rappresentante del PFLP-GC Abu Imad Ramez ha esteso le condoglianze della sua organizzazione alle famiglie dei martiri e dei feriti, condannando il vigliacco gesto che dimostra la disperazione a cui sono ridotti i sostenitori dei takfiri wahabiti, che cercano di 'bilanciare' le loro cocenti sconfitte in Siria con atti di terrorismo cieco e insensato.
Ramez non ha omesso di notare come colpire un bersaglio iraniano alla vigilia della ripresa dei negoziati nucleari del 5+1 dimostra come anche l'entità sionista possa essere collegata all'evento.
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