"Un nutrito contingente di forze di sicurezza di polizia ed Esercito ha lanciato un intenso attacco alle restanti posizioni di gruppi takfiri e qaedisti nella zona Albubali a partire da ieri notte, nelle prime ore di stamane vi sono stati ulteriori scontri e forze corazzate sono state inviate a rafforzare lo schieramento governativo".
Così un ufficiale irakeno ha descritto le ultime operazioni nell'offensiva lanciata fin dalla fine dello scorso mese contro i militanti takfiri attivi nella Provincia di Anbar, che finora ha portato all'eliminazione di centinaia di essi e alla distruzione di numerosi covi e infrastrutture logistiche che servivano anche a sostenere l'insorgenza mercenaria in Siria.
La vigorosa e coraggiosa iniziativa lanciata da Nouri al-Maliki ha preso in contropiede il Governo americano, che continua a nicchiare sulle consegne di aeroplani moderni e altri mezzi bellici necessari all'esecutivo di Bagdad per mantenere saldamente il controllo sul suo territorio e ha avvicinato ulteriormente le posizioni tra l'Irak e il suo storico e naturale fornitore militare, la Russia e fra esso e il suo più nuovo e recente alleato, l'Iran, che si é detto disposto a sostenere in ogni modo l'offensiva antiterrore del Premier.
Nessun commento:
Posta un commento