Avevamo dato notizia, il giorno stesso della loro esplosione, riguardo gli scontri di Beirut tra i sostenitori di Shaker al-Berjawi e i militanti di gruppi wahabiti, durati diverse ore e interrottisi solo con l'intervento massiccio dell'Armee Libanaise.
Purtroppo, la condizione disagiata in cui avevamo uploadato il post in questione, non ci permise di articolare a sufficienza il background di tale confronto armato, che dimostra come la realtà sul campo nel Paese dei Cedri si stia muovendo in senso del tutto opposto alle speranze di estremisti religiosi filosauditi e loro sostenitori dentro e fuori dal Libano.
Infatti, anziché portare a una rinascita del settarismo e dell'ostilità tra sciiti e alawiti (sostenitori del legittimo Governo siriano di Assad) e sunniti (parte dei quali fiancheggiano Riyadh e i mercenari terroristi wahabiti in Siria), l'operato dei fanatici fondamentalisti sta fessurando ed esacerbando gli animi nella comunità sunnita stessa, una cui gran parte non si riconosce affatto nelle mire saudite e takfire.
Eccellente esempio di ciò é proprio il Movimento Arabo di Berjawi che, pur sunnita, sostiene apertamente l'Asse della Resistenza, il Governo Assad e la Alleanza 8 Marzo.
Speriamo, pur senza nuovi scontri armati, che questo trend non faccia altro che rafforzarsi, in maniera che takfiri e loro sodali si sentano sempre più isolati e snobbati in Libano e altrove.
Probabilmente il titolo dovrebbe dire "sunnita" al posto di "sciita". Pregasi cancellare questo messaggio.
RispondiEliminaSaluti e stima
Ringrazio l'attento lettore Astabada di aver notato per primo un mio sciocco refuso.
EliminaErrore prontamente corretto...non mi pare il caso di cancellare il suo contributo che anzi, dimostra che tra redazione e lettori di 'Palaestina Felix' esista una 'linea diretta'! ;-)