I recenti, tragici eventi di Gaza non devono farci dimenticare che molti altri fronti di scontro con i progetti imperialisti e sionisti sono tuttora aperti in diverse zone del Medio Oriente; quello che ci conforta é che, in molte di queste, le forze della Resistenza hanno una forza e una libertà di azione e iniziativa che per ora sono precluse ai pur coraggiosissimi e valorosi difensori della Striscia.
Prendiamo per esempio la Siria: dopo le vittorie e le avanzate travolgenti sul fronte Nord di Aleppo siamo raggiunti ora dalla notizia che una importante battaglia nella zona a Nordest di Hama e a Sudest di Homs si é conclusa con l'intrappolamento di almeno cinquecento militanti terroristi wahabiti nei quartieri della cittadina di Mulayah, di cui alcune zone sono già state espugnate dalle truppe di Assad.
In particolare le forze governative avrebbero il controllo della Moschea Fateh e delle zone circostanti, mentre i militanti intrappolati soffrono ogni ora di più per la mancanza di munizioni, cibo e rifornimenti e un tentativo di loro complici di aprire un corridoio di fuga attraverso la zona nordorientale dell'abitato é stato sventato con dozzine di morti nelle loro fila.
Molti mercenari caduti avevano addosso documenti francesi e ceceni.
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