Il pretesto, come quello usato dalle autorità di Tel Aviv, è
il dramma di tre invasori israeliani rapiti e uccisi in circostanze ancora tutte da chiarire. Ma tanto è bastato perchè i gruppi dello
squadrismo sionista attivi nella comunità ebraica romana cogliessero
l'occasione per invadere e occupare oggi nel pomeriggio Piazza Venezia. I
risultati non hanno tardato ad arrivare.
La cronaca romana de La Repubblica (quotidiano dell'ebreo svizzero DeBenedetti) riferisce che nel pomeriggio c'è stata una prima aggressione ai danni di un ragazzo italiano che indossava la keffiyah in piazza Venezia da parte di un gruppo di giovani ebrei. Ma in serata il bilancio si è fatto ancora più pesante. Sei giovani si sono presentati con traumi vari all'ospedale FatebeneFratelli raccontando di essere stati aggrediti da alcuni dei partecipanti alla manifestazione indetta dalla comunità ebraica in segno di lutto per l'uccisione dei tre miliziani occupanti illegali delle colonie vicine ad Al-Khalil.
A piazza Venezia, i giovani palestinesi – con coraggio ma forse con troppa leggerezza - avevano convocato per oggi pomeriggio un sit in di sostegno ai palestinesi di Gaza a fronte dei bombardamenti israeliani iniziati già da questa notte. Ma l'appuntamento, nato come evento su fb solo nelle ultime ore, non era riuscito ad innescare una diffusione adeguata dell'iniziativa. Da una prima ricostruzione, il giovane aggredito perchè indossava una kefia stava andando via da solo da piazza Venezia quando è stato preso a schiaffi e pugni dagli squadristi sionisti. Portato in ospedale ha riportato alcune contusioni mentre uno dei picchiatori è stato fermato dalla polizia che pure presidiava in forza la piazza.
Non si sono ancora spenti gli echi delle polemiche per l'aggressione avvenuta contro i manifestanti solidali con la Palestina lo scorso 25 aprile che nella capitale lo squadrismo sionista è tornato a mostrarsi ancora una volta impunito.
Gli attivisti solidali con la Palestina a quel punto si erano riuniti nella vicina piazza Madonna di Loreto ma sono stati sollecitati dalla polizia ad andare via perchè la situazione era diventata troppo pesante.
Ecco dove siamo arrivati! Permettiamo a squadristi picchiatori che rifiutano di identificarsi con la nazione che li ospita di impedire A ITALIANI di manifestare democraticamente la loro solidarietà col Popolo di Palestina in lotta!!!
La cronaca romana de La Repubblica (quotidiano dell'ebreo svizzero DeBenedetti) riferisce che nel pomeriggio c'è stata una prima aggressione ai danni di un ragazzo italiano che indossava la keffiyah in piazza Venezia da parte di un gruppo di giovani ebrei. Ma in serata il bilancio si è fatto ancora più pesante. Sei giovani si sono presentati con traumi vari all'ospedale FatebeneFratelli raccontando di essere stati aggrediti da alcuni dei partecipanti alla manifestazione indetta dalla comunità ebraica in segno di lutto per l'uccisione dei tre miliziani occupanti illegali delle colonie vicine ad Al-Khalil.
A piazza Venezia, i giovani palestinesi – con coraggio ma forse con troppa leggerezza - avevano convocato per oggi pomeriggio un sit in di sostegno ai palestinesi di Gaza a fronte dei bombardamenti israeliani iniziati già da questa notte. Ma l'appuntamento, nato come evento su fb solo nelle ultime ore, non era riuscito ad innescare una diffusione adeguata dell'iniziativa. Da una prima ricostruzione, il giovane aggredito perchè indossava una kefia stava andando via da solo da piazza Venezia quando è stato preso a schiaffi e pugni dagli squadristi sionisti. Portato in ospedale ha riportato alcune contusioni mentre uno dei picchiatori è stato fermato dalla polizia che pure presidiava in forza la piazza.
Non si sono ancora spenti gli echi delle polemiche per l'aggressione avvenuta contro i manifestanti solidali con la Palestina lo scorso 25 aprile che nella capitale lo squadrismo sionista è tornato a mostrarsi ancora una volta impunito.
Gli attivisti solidali con la Palestina a quel punto si erano riuniti nella vicina piazza Madonna di Loreto ma sono stati sollecitati dalla polizia ad andare via perchè la situazione era diventata troppo pesante.
Ecco dove siamo arrivati! Permettiamo a squadristi picchiatori che rifiutano di identificarsi con la nazione che li ospita di impedire A ITALIANI di manifestare democraticamente la loro solidarietà col Popolo di Palestina in lotta!!!
Si, che schifo. Tra l'altro la comunità ebraica romana, sopratutto nei quadri dirigenti e religiosi, è un covo di attivi collaboratori e agenti del Mossad, e molti sono anche intrallazzati, a vari livelli, con la locale massoneria. Ieri, il presidente della comunità ebraica di Roma, l'inguardabile Riccardo Pacifici, e il rabbino capo, Riccardo Di Segni, hanno invitato tutti gli esercenti [ebrei] ad abbassare le serrande dei propri negozi dalle ore 16 alle ore 17 in concomitanza con i funerali dei 3 miliziani sionisti trovati morti.
RispondiEliminaInoltre, il 30 giugno, l’ospedale israelitico e la comunità ebraica di Roma hanno sottoscritto una convenzione per l’erogazione di servizi di screening di prevenzione pediatrica per gli studenti delle scuole ebraiche. Gli interventi di controllo saranno sviluppati nell’area ortopedica, oculistica e odontoiatra. La struttura ospedaliera offrirà per i prossimi tre anni uno specifico calendario di monitoraggio. L’accordo è stato stilato dalle dirigenze scolastiche con l’ospedale e l’approvazione di Riccardo Pacifici. Per ciascun anno scolastico, saranno offerti agli studenti tra i sei e i diciotto anni vari controlli, su autorizzazione scritta dei genitori. Le operazioni avverranno presso i locali delle scuole alla presenza del personale medico e delle attrezzature ospedaliere. L’obiettivo è quello di prevenire disfunzioni e patologie già ampiamente diagnosticabili nell’età di sviluppo dei bambini in modo da intervenire e migliorare il sistema delle difese del corpo dei più piccoli. In caso di necessità, inoltre, l’ospedale israelitico procederà con ulteriori screening mirati su indicazione delle scuole. L’esito delle visite sarà comunque comunicato dalle segreterie didattiche alle famiglie in busta chiusa. Si tratta dunque di un programma di prevenzione pediatrica a beneficio degli studenti delle scuole ebraiche [solo quelle], un’operazione volta a proteggere la salute dei figli e del futuro della comunità ebraica. Insomma, per noi Italiani, sempre più tagli ai servizi essenziali, scolastici, sanitari, sempre più miseria, ma sempre meno lavoro, futuro, e diritti. Per gli ebrei invece trattamenti di favore. Mi chiedo solo... ma chi paga? Lo stato fantasma "Italiano", cioè noi. Oltre a questo, devo sopportare la storia strappalacrime mandata in onda in modo ossessivo da tutti i media, che fanno a gara per dipingere lo stato di apartheid sionista come una colomba immacolata... e come se non bastasse io non posso manifestare in favore dei Palestinesi, perchè rischio di beccarmi una denuncia penale per "antisemitismo", oppure di finire all'ospedale. Anche la solita grande ignoranza e razzismo, della maggioranza degli Italiani, fa incazzare non poco.
Caro Christian, ti risulta che lo scandalo dell'ospedale ISRAELITICO di Roma che costrinse alle dimissioni Mastrapasqua abbia avuto un seguito? Fottevano allegramente i soldi dei contribuenti italiani, 85 mln, con truffe e rimborsi fasulli ma tutto è stato insabbiato. Tutti i nostri media sono in mano agli ebrei e quel minorato di Renzi è un burattino della finanza anglosionista (da Soros a Gutgeld)
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