Essere uno Sciita in Arabia Saudita vuol dire vivere con la certezza non solamente di venire considerato "cittadino di serie b" da parte delle autorità, ma sapere con sicurezza che le stesse autorità faranno qualunque cosa per tentare di eliminare ogni Sciita, ivi incluso permettere a terroristi internazionali di operare senza alcun impedimento (e anzi, con l'attivo aiuto dei servizi segreti del paese, essi stessi composti dagli stessi creatori e finanziatori di numerosi e molteplici gruppi terroristici) all'interno dei propri confini.
E' quello che é successo ieri alla Moschea Imam Rida di Mahasen, nel Governatorato di Ahsaa, nell'Est, dove si concentrano i milioni di Sciiti del regno saudita e dove la corrotta Casa Saoud estrae quasi tutto il petrolio che finanzia il suo stravagante e scialacquatorio stile di vita.
Gli Sciiti sono costretti a formare dei corpi di volontari disarmati per tentare di bloccare i terroristi: questi eroi della fede che sanno benissimo che saranno i primi a morire in caso di attacco hanno individuato due sospetti che cercavano di entrare nella Moschea e senza paura per loro stessi si sono gettati a bloccarli.
Uno si é subito fatto esplodere mentre l'altro ha estratto dagli abiti una pistola mitragliatrice ed é entrato sperando di poter comunque fare una strage. E' stato bloccato dopo aver sparato pochi colpi e prima, fortunatamente, di aver potuto azionare la sua cintura esplosiva.
Si sono purtroppo contati quattro morti e sette feriti.
Nulla impedisce che chi alleva bestie feroci finisca per non riuscire a controllarle anche se in questo caso penso sia tutto voluto, in sintonia con la visione di israele che ha stabilito che l'Iran e gli Sciiti vanno eliminati, come dimostrano le aggressioni ad Iraq e Siria.
RispondiEliminaIn tanti anni di tentativi di eliminazione l'Iran e gli iraniani sono più forti di prima mentre i corrotti sauditi per avere un esercito devono pagare i mercenari o usare assassini per raggiungere i loro sporchi obbiettivi... Ma per loro la fine si avvicina inesorabile... ALP Arslan
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