martedì 26 aprile 2016

La Russia renderà la Siria il suo 'hub' di proiezione economica nel Mediterraneo e nel Medio Oriente!

La Russia non sta aiutando la Siria solo a fini strategici; Mosca, infatti, ha intenzione di trasformare il paese arabo nel principale hub di promozione delle proprie esportazioni e dei propri investimenti nell’area mediorientale, non appena l’aggressione terroristica sarà domata e la situazione nel paese riportata alla normalità interrotta dall’attacco takfiro del 2011.

“Vogliamo che la Siria sia considerata non solamente nei suoi confini geografici o in quelli del suo per molti versi limitato mercato economico, ma come un vero e proprio trampolino di lancio, un centro di espansione e promozione per compagnie, prodotti, iniziative russe nell’intera area mediterranea e mediorientale”; queste parole sono state pronunciate dal Premier siriano Wael Halqi ai microfoni dell’agenzia stampa Sputnik.

Lo scorso luglio il Capo del Governo siriano riferì che Mosca e Damasco erano impegnate in trattative per l’entrata siriana nell’Unione Economica Eurasiatica, compresa la sua zona di libero scambio. Un rappresentante della Commissione Economica Eurasiatica, branca esecutiva dell’EEU, ha confermato che i dialoghi per un regime comune di libero commercio cominceranno nei fatti appena la situazione militare interna sarà ristabilita con la sconfitta definitiva dei gruppi terroristici.

Il commercio russo-siriano sta intanto migliorando rapidamente, con le esportazioni siriane in russia che sorpassano per la prima volta i livelli degli ultimi anni nei primi quattro mesi del 2016; la ripresa delle esportazioni aiuterà a riequilibrare presto la bilancia commerciale, negli ultimi anni pesantemente a favore di Mosca grazie a forniture militari e iniezioni di capitale nell’economia siriana per aiutarla a sorpassare i momenti peggiori dell’attacco degli estremisti stranieri favoriti da Turchia, Arabia Saudita, Qatar e potenze imperialiste occidentali.

I paesi occidentali hanno elevato sanzioni sia contro la Russia che contro la Siria spingendo naturalmente i produttori siriani (specie quelli di articoli ortofrutticoli) a spingersi sui mercati russi per compensare le esportazioni italiane e spagnole, verso le quali le produzioni delle fertili zone costiere tra Latakia e Tartous non hanno veramente nulla da invidiare.

Per venire ottimizzato l’interscambio commerciale russo-siriano avrà bisogno di numerose modifiche e aggiustamenti, ma già si vedono da parte di diverse compagnie russe interessanti prospettive di sviluppo nei campi delle infrastrutture, dell’energia, dei centri dati, delle telecomunicazioni; “Le compagnie russe hanno esperienza, know-how e abilità tecnica universalmente riconosciute in questi campi e canali di contatto tra i relativi Ministeri e le principali aziend interessate sono già in fase di formazione”, ha ammesso Halqi.

15 commenti:

  1. i russi non hanno mai puntato sui mercati europei ,non è una novità,staremo a vedere,la mentalità dei due popoli è molto distante però la semi dittatura di Putin può fare molto per facilitare l'interscambio.
    Si tratta di comprendere anche con quale moneta ( il Rublo?) e su quali basi potrà crescere l'interscambio.
    Ricordo ancora che qualche cosa di simili avvenne quando fù l'Italia a dove sopportare le sanzioni degli altri paesi!

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    1. ma quale semi dittatura? e poi non si tratta di due popoli ma di due insiemi di popoli tra loro assai differenti e per questo inclusivi a capaci di convivere in armonia, cosa sconosciuta in occidente, inoltre per la Siria si tratta di aderire alla futura più grande area di scambio del mondo intero.

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  2. Splendida notizia. Speriamo che anche l'Italia con Salvini, la Francia col Front National, la Germania con AFD, l'Ungheria con Orban e Jobbik, l'Austria coi vittoriosi (ieri) eredi di Haidar e molti altri possano unirsi alla Russia e rovesciare la prigionia dell'impero del male americano-talmudico.
    Ma, gli americano-talmudici e i loro progetti di mettere le zampe sui ricchi giacimenti di gas naturale davanti alle coste siriane ? Le trame turco-saudito-qatariote sugli ambìti terminali siriani per idrocarburi ? Le mene dell'entità sionista sulla "Grande Israele" mediante la strategia del "divide et impera" ? Le "benefiche" (per se stessi) aspirazioni dei neocon talmudisti al Nuovo Ordine Mondiale (giudaico-massonico), previa distruzione delle Nazioni, con le loro tradizioni storiche, le loro economie, le loro preziose millenarie civiltà? Poverini, tutti costoro rimarranno un po' delusi......

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  3. La dittatura usa non durera' per sempre. Il sistema mafioso basato sul dollaro e' marcio dalle fondamenta. La Russia attuale e' molto piu' democratica dell'occidente.

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    1. La VERA Democrazia passa per la *sovranità monetaria* ( e un Popolo degno di chiamarsi tale, che si accorge della fondamentale importanza di essa per potersi autodeterminare ) :

      https://www.youtube.com/user/ScuolaAuritianaSimec

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    2. prova a prenderlo un mutuo all'1,45% ai tempi della lira (ho colleghi che 15 anni fa l'hanno stipulato al 12%) ... la prima rata ha solo un terzo di interessi ... ai tempi della lira per molti anni il mutuo per molti anni rimaneva con interessi superiori al 50%

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  4. “Vogliamo che la Siria sia considerata non solamente nei suoi confini geografici o in quelli del suo per molti versi limitato mercato economico, ma come un vero e proprio trampolino di lancio, un centro di espansione e promozione per compagnie, prodotti, iniziative russe nell’intera area mediterranea e mediorientale”;

    Sono parole gravissime soprattutto per un paese che ha un disperato bisogno di rilanciare la propria economia
    Ma vi rendete conto che se qualsiasi governante italiano avesse detto queste parole sarebbe stato accusato di aver reso il proprio paese una colonia?
    Se fossi a capo di una nazione cercherei di espandere la vendita dei beni nazionali verso i miei vicini non quelli di una nazione terza (anche se molto amica)

    On

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    1. quanto sei coglione

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    2. l' "impervio" concetto che risponde al nome di *interdipendenza forzata* : On, che conntinua ad esse (L)OFF(A)

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  5. È vero che farla diventare hub vuol dire investimenti e infrastrutture, che alla Siria fanno solo che bene, oltre che sottolineare la volontà di proteggerla.. Dall'altra parte è stata messa giù un po male come frase direi...sì sembra un po' un discorso coloniale. Anche in questo caso.. Come la discussione sui furgoni.. Anche Assad è costretto ai suoi compromessi. Non è la prima e non sarà L'ultima volta nella storia della geo politica

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    1. non è neanche del tutto vero ... i russia un porto ed un aeroporto in siria l'hanno gia ... per cui con pochi investimenti hanno una base logistica per fare concorrenza agli stessi siriani e con il beneplacito del governo siriano ... nell'immediato puo anche andar bene ma nel lungo periodo?

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