Questa testimonianza fotografica indica chiaramente come il numero di interdittori Su-25 (nelle sottoversioni Su-25KM, Su-25UBKM e Su-25SM) a disposizione dell'Aviazione Irakena nella base aerea di Al-Rashid presso Bagdad sia ormai arrivato a venti.
La nostra testata ha dato il massimo risalto al ritorno in Mesopotamia del modello da attacco al suolo della Sukhoi.
L'Irak aveva familiarizzato col Su-25 durante la guerra contro l'Iran.
In seguito alcuni Su-25 erano fuggiti in Iran nel 1990-91, quando l'Aviazione di Saddam sapeva che sarebbe stata quasi spazzata via dall'aggressione internazionale guidata dagli USA.
Alcuni di quegli apparecchi sono tornati indietro nel 2014, quando l'Irak, ormai amico e alleato di Teheran, si trovava di fronte alla minaccia dell'ISIS, altri poi vi si aggiunsero provenienti dalla Russia e dalla Bielorussia.
Mosca ha poi continuato a incrementare costantemente il numero di suoi apparecchi passati a Bagdad, tanto che ora esso si é assestato sulla ventina, con gli ultimi cinque arrivati prima dell'estate.
Venti Su-25 sono una forza notevolissima, in grado di infliggere danni pesanti e devastanti alle malconce piazzaforti del "califfato" ancora presenti in territorio Irakeno.
adesso ai fratelli Irakeni non resta altro, dopo avere eliminato daesh, che buttare fuori gli invasori anglo-sionisti così da potere far passare, in sicurezza, il gas Iraniano sino alla costa mediterranea Syriana.
RispondiEliminaAeroplanino interessante. Tenuto in ben altra considerazione rispetto al suo equivalente usa, a-10. Y
RispondiEliminasono due apparecchi diversi,penso che il Su 25 sia più eclettico dell'A10
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