Il controllo di queste aree, oltre a estendere ulteriormente l'anello di sicurezza intorno all'antica capitale di Zenobia potrebbe permettere ai tecnici e agli ingegneri siriani di valutare i danni subiti dagli impianti estrattivi e distributivi del gas naturale e iniziarne l'opera di riparazione.
I takfiri del cosiddetto 'califfato' non potevano approfittare delle risorse celate nel sottosuolo dei campi gasiferi per la grande differenza che esiste tra le procedure di pompaggio del petrolio (molto più semplici, come testimoniava il loro 'racket' del greggio rubato, intrattenuto col figlio di Erdogan) e quelle necessarie a estrarre e distribuire il metano, molto più difficili e complesse.
Il califfake è allo sbando, presto molti cambieranno colore dal nero al verde, già invitati a farlo dai "capetti" del fake army si stanno dissolvendo, nascondendosi dietro le fake news che raccontano di una loro ritirata strategica verso Raqqa, è dal fake army che verrà probabilmente il prossimo attacco contro Palmyra.
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