Syrian PM & Engineer @ShehabiFares unveils robotic vehicle and rocket launcher designed and manufactured in #Aleppo #Syria 17.04.2017 pic.twitter.com/WeJsW0Qdkx— maytham (@maytham956) April 17, 2017
Ci troviamo di fronte a un drone terrestre, un vero e proprio minitank programmabile e controllabile da remoto, anche con una app per smartphone; il piccolo 'remoto' può essere equipaggiato con tubi lanciarazzi o anche con una mitragliatrice.
Le piattaforme remote per il combattimento sono la via del futuro, fa piacere vedere come la Siria, paese di Storia e Civiltà millenaria sia ben posizionata per cavalcare quest'onda mentre poco distanti i suoi nemici sionisti stiano sprecando miliardi di $ in progetti inutili come iron dome, arrow, o acquisti sconsiderati come quelli degli F-35.
Quello degli F 35 è proprio il più folle... Nemmeno durante la guerra fredda avevamo tanti aerei come quelli che vogliono acquistare.
RispondiEliminaInfatti silicon valley si trova subito dietro aleppo, anzi proprio li dietro, sicuramente utilizzano un sistema operativo satellitare open source
RispondiEliminaScusa la mia ignoranza, ma anche Reggio Calabria la chiamano Silicon Valley! Non c'è poi tanta differenza con Aleppo! Milano non è degna di questo titolo: ospita troppi mafiosi.
EliminaIo pensavo a Tamiya o magari Hasegawa? L'uso di satelliti lo sconsiglierei, essendo troppo aperti agli attacchi del Mossad !
RispondiEliminaSe i risultati della silicon valley sono i flop visibili della navy e air force, meglio le menti di Aleppo.
RispondiEliminaNon c'è di meglio delle armi prodotte sul campo e per il campo. Una pala del 1940 non si spaccava, una pala comperata oggi in ferramenta, domani si spacca.
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