Nelle politiche claniche e tribali della parte più tradizionale della società siriana, una fama di "imparzialità" spesso é prerequisito necessario al ruolo di mediatore; infatti se un personaggio o un gruppo fosse anche solo sospettato di maggior vicinanza o simpatia con una delle due parti in conflitto l'altra non accetterebbe mai di sedersi a negoziare un compromesso.
E quanto é successo recentemente tra i villaggi di Balat e Turkan, abitati da famiglie diverse della tribù Baggara/Bakhara/Baqir, di cui abbiamo già parlato in diversi precedenti nostri articoli; uno stato di persistente ostilità, che poteva sfociare in ogni momento in atti di violenza é stato magistralmente "disinnescato" con una riconciliazione ufficiale tenutasi presso la dimora dello Sceicco Khaddouri (foto riferite proprio a questo evento) grazie all'intervento del parlamentare Omar Hassan e all'interessamento diretto dell'Ingegner Mohammed al-Saeed, fondatore e leader della brigata palestinese Liwa al-Quds, che ha inviato in sua rappresentanza il fratello Adnan al-Saeed (foto qui sopra).
Del resto, i Palestinesi di Aleppo, urbanizzati e lontani dalla realtà della Siria centro-orientale, non possono certo essere sospettati di parzialità nelle questioni interne della tribù Baggara, e proprio per questo la mediazione degli Al-Saed ha avuto completamente successo.
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