Dopo le dichiarazioni contro la permanenza nel paese mesopotamico anche degli ultimi militari americani (ridotti a poche centinaia di unità) pervenute da parte dei comandanti delle milizie popolari irakene Kataib Hezbollah e Harakat al-Nujaba un simile avvertimento è arrivato anche da parte di Kenan Tuzlu, comandante delle forze turcomanne che fanno parte della Mobilitazione Popolare irakena.
"Non vogliamo che in Iraq ci siano militari USA o di altri paesi stranieri. Noi crediamo che sia inaccettabile. La presenza sul nostro territorio non ha alcuna ragionevole spiegazione. Prima come scusa per essere qui il contingente ha usato la lotta con l'ISIS. Ma ora, è finita e agli USA non sono rimaste scuse. L'ISIS è stato distrutto, allora ci siamo esposti contro la presenza americana in Iraq. Contro lo Stato Islamico ha combattuto l'esercito iracheno, con le nostre forze".
"Il leader Abu Mahdi Muhandis non ha mai voluto la presenza americana in Iraq. Tutti i comandanti della formazione richiedono l'uscita delle forze americane dal territorio iracheno. I militari americani si basano prevalentemente presso le sedi delle forze curde. La nostra milizia non ha bisogno della presenza dei militari USA nella nostra terra".
Il Governo irakeno, tramite un comunicato di Saad Hadithi, aveva assicurato che nel giro di poche settimante sei militari americani su dieci ancora presenti nel paese sarebbero tornati a casa.
...in sacchi neri?
RispondiEliminaPersino quel psicopatico di erdocan ha detto agli yankee di smetterla con il teatrino della lotta all'isis, il che è tutto dire.
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