domenica 18 novembre 2018
Sono stati gli M-75 di Hamas (copie locali dei razzi pesanti 'Fajr' iraniani) a spingere i codardi di Tel Aviv ad accettare il cessate-il-fuoco!
Un sito noto per i suoi stretti legami con i servizi segreti militari del regime ebraico ha ammesso che il movimento di resistenza palestinese Hamas ora possiede una grande quantità di missili "rivoluzionari" (M-75) che potrebbero colpire obiettivi in Israele con notevole facilità e precisione.
In un rapporto pubblicato sabato sabato tale fonte reclamava di avere identificato il tipo di missili moderni usati da Hamas nei recenti attacchi ai territori occupati da Israele che hanno inflitto danni considerevoli e dozzine di feriti al regime costringendolo ad accettare un cessate il fuoco con i Palestinesi.
Il rapporto dice che i missili erano del tipo di calibro 333mm e avevano una portata media di 11 chilometri, molto simili quindi ai 'Fajr' di fabbricazione iraniana.
Essi non sono esattamente una novità a Gaza, essendo stati notati già in precedenti confronti militari, ma adesso il loro numero sarebbe aumentato esponenzialmente, rendendoli un chiaro e presente pericolo per le forze sioniste.
Il rapporto ha aggiunto che i missili erano in grado di distruggere le "postazioni di artiglieria, le batterie Iron Dome, le concentrazioni di forze corazzate - sia in terra che in trincea, così come le attrezzature di ingegneria da combattimento e i centri di comando".
"Non è lanciato da batterie stazionarie, ma da qualsiasi veicolo 4 × 4 o jeep da combattimento, ognuna delle quali porta due razzi", ha detto il rapporto, aggiungendo che il principale vantaggio dei missili è stata la sua mobilità che ha permesso ad Hamas di sparare da qualsiasi area nella Striscia di Gaza senza che i radar sionisti se ne accorgano.
In questo caso si vede che il razzo sarebbe stato adattato alle condizioni operative di Gaza, visto che nella versione originale iraniana esso é montato 'a quartetto' su una motrice/camion.
Il rapporto è arrivato pochi giorni dopo che Tel Aviv ha firmato un accordo di cessate il fuoco con Hamas dopo che una raffica di attacchi missilistici contro la resistenza nei territori occupati nel Sud uccidendo una persona e ferendone ottanta.
La decisione del Governo del regime ebraico di accettare il cessate il fuoco mediatico egiziano ha spinto il suo Ministro della Guerra, Avigdor Lieberman, a dimettersi. Hamas ha definito le dimissioni, che potrebbero portare a elezioni anticipate nei territori occupati, come "un'ammissione di sconfitta" e una "vittoria politica" per la resistenza palestinese.
Lieberman ha detto dopo essersi dimesso dal gabinetto Netanyahu che Hamas sta diventando una seria minaccia per Israele, dicendo che tra un anno il gruppo e il suo partner a Gaza, il movimento della Jihad Islamica, raggiungeranno il grado di prontezza militare di Hezbollah.
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Israele e sionisti ciulano nel manico ogni sconfitta militare diplomatica e culturale la debbono rivoltare ribaltare imbellettire colorare affinche' essi stessi ci credano abituati a nascondersi nella mutande yankie non accettano la realta'
RispondiEliminaC era una volta un re ....ora chi c e'? La favola sionista e'come il camino che si ribalta ora c e ne raccontano un altra.
RispondiEliminaSarebbe ora che si giocasse alla pari!
RispondiEliminaAttendiamo un articolo ben fatto relativo alla liberazione della zona vulcanica dai subumani dell'ISIS.
RispondiEliminaHAMAS/JIHAD ISLAMICA /FPLP hanno bucato centinaia di volte l'Iron dome e lo hanno reso ridicolo tante' che i coloni che occupano l'area a EST di Gaza ululano in piazza chiedendo protezione e pannoloni di ricambio , i generali a 6 corna che strillavano che avrebbero incenerito GAZA si sono affrettati ad accettare la proposta del CAIRO per tregua.
RispondiEliminaA fronte di quanto riporta il breve, ma esaustivo articolo, mi chiedo come possano i sionisti sperare in una vittoria nei confronti dell'Iran, anche supportati dall'aiuto degli USA. USA, non dimentichiamo, molto bravi a distruggere e invadere, ma a non portare a termine le loro missioni belliche. Gli iraniani non sono i poveri palestinesi: dovrebbero averlo capito bene tutte le potenze occidentaliste che, nel corso della Guerra tra Iraq e Iran, aiutarono in tutti i modi l'allora "beniamino" Saddam Hussein. Se la resistenza palestinese ha costretto il cessate il fuoco, come possono pensare di vincere un'ipotetica guerra contro l'Iran? Usando l'atomica? Allora, ci troveremo davvero in un vortice che porterà inevitabilmente a una guerra su vastissima scala.
RispondiEliminaTommaso