Il problema é che lo ha fatto SENZA AVVISARE il Governo irakeno.
La FURIA che ha scosso il paese mesopotamico, sia a livello istituzionale che nell'opinione pubblica é difficilmente spiegabile.
Basti dire che tutte le unità dell'Esercito, della Polizia, dell'Antiterrorismo del Ministero degli Interni e anche numerose brigate della Mobilitazione Popolare (Hashd al-Shaabi) sono state messe in stato di allerta per prevenire manifestazioni non autorizzate e possibili disordini tra la popolazione.
Migliaia di permessi festivi e licenze sono stati revocati ed annullate.
Numerosi parlamentari hanno chiesto che si convochi una sessione straordinaria che discuta immediatamente un ultimatum per le forze americane ancora presenti nel Paese.
Esso dovrebbe prevedere una data finale e non negoziabile per il loro ritiro e anche intimare agli Usa di "diminuire drasticamente" il proprio 'personale di ambasciata', che comprende molti ufficiali delle forze armate.
la richiesta di ritiro deve essere formalizzata all'ONU. Saddam ( e le sue inesistenti armi di distruzione di massa) non c'è più; l'ISIS non è più presente in Iraq (anche se tutto il Mondo sa chi lo ha creato). non ci sono altri pretesti per rimanere
RispondiEliminaIl pomata è inopportuno come la diarrea quando ti sposi.
RispondiEliminaNon conosce, le basilari basilari regole della diplomazia.
Se n'è vadano,anche dall'Irak,le maledette truppe americane,che vi hanno portato solo un'invasione illegale e criminale,con centinaia di migliaia di morti!!
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