L'agonismo sportivo ha ceduto il passo alla protesta politica e alla solidarietà democratica e umanitaria con il popolo oppresso e tormentato del Bahrein durante il recente match di Coppa dei Campioni d'Asia disputatosi in Iran tra i rossi leoni di Persepoli, e i gialloneri dell'Al-Ittihad saudita. I tifosi iraniani infatti si sono presentati sugli spalti paludati dei colori nazionali Bahreini, innalzando striscioni e cantando slogan contro l'intervento militare saudita nell'isola delle perle, costato la vita a dozzine se non centinaia di manifestanti e attivisti per la democrazia, macellati senza che l'ipocrita mondo occidentale pronunciasse una sola parola di condanna.
La folla dei tifosi-dimostranti ha creato un vero e proprio 'muro di fischi' ogni volta che un giocatore saudita toccava la palla, creando una superiorità di morale che i "Piroozi" non hanno esitato a mettere a frutto segnando tre pesantissimi gol contro la squadra ospite chiaramente in soggezione.
Il risultato di 3-2 é bugiardo, visto che il secondo goal saudita é stato segnato abbondantemente in zona cesarini e il Persepoli, mai privo del pallino del gioco, avrebbe tranquillamente potuto segnare il quarto o il quinto score. (QUI la sintesi dell'incontro IN ITALIANO)
In ultimo, quando sembrava che i manifestanti sulle gradinate si preparassero a dare fuoco a un fac simile di bandiera saudita la polizia iraniana ha ritenuto di dover intervenire per sgomberare il settore, evidentemente temendo che il gesto portasse a ripercussioni tra le due massime potenze mediorientali, attualmente sull'orlo della crisi diplomatica a causa del violento intervento a Manama.
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