martedì 3 maggio 2011

L'Iran perfeziona armamenti e sistemi aerei, preparandosi a un impegnativo progetto di rimodernamento dei suoi "Phantom"!


Il vice-Comandante delle Forze aeree della Repubblica iraniana, Brigadier-Generale Mohammed Alavi ha dichiarato all'Agenzia di Stato IRNA che l'arma aerea di Teheran ha di molto moltiplicato e magnificato le sue capacità di combattimento nel corso dell'ultima decade, grazie soprattutto ai continui sforzi tecnici e scientifici per tenere le forze armate al passo con gli sviluppi e le minacce presenti nella regione.

Alavi si é detto conscio che la situazione in Irak e Afghanistan sia ancora ricca di incognite per gli interessi della Repubblica iraniana, così come ha riconosciuto che, vedendo gli equilibri regionali mutare in maniera a lui sfavorevole, il regime sionista di Tel Aviv potrebbe, preso da disperazione, tentare un colpo di mano contro l'Iran nel timore di perdere l'occasione favorevole per attaccarlo impunemente.

Le possibilità che tali minacce possano però colpire l'Iran e il suo popolo sono controbilanciate dai notevoli progressi nella produzione di armi intelligenti e sistemi di avvertimento precoce e sorveglianza elettronica, che ha contraddistinto l'output del settore Difesa di Teheran negli ultimi anni, con particolare riferimento a "bombe e missili a guida laser e televisiva, sistemi di guerra elettronica e difesa aerea e radar e altre componenti per aumentare e migliorare le capacità operative notturne dei nostri apparecchi".

In una notizia correlata, fonti attendibili all'interno del Ministero della Difesa di Teheran e nello Stato Maggiore dell'IRIAF (l'Aeronautica militare) avvertono che il prossimo progetto maggiore in cui l'arma aerea iraniana si impegnerà sarà un completo 'overhaul' per l'estensione della vita di servizio e il drammatico miglioramento delle capacità di tutti gli F-4 Phantom II attualmente in linea di volo, cioé oltre sessanta apparecchi.

Acquistati dallo Shah filo-americano e filo-occidentale negli anni '70, i Phantom II hanno servito ottimamente per oltre 30 anni, combattendo valorosamente nella guerra Iran-Irak (durante la quale compirono imprese prodigiose come il bombardamento della munitissima base 'segreta' di H-3 oltre a numerosi attacchi in pieno giorno su Bagdad), ma sono ormai sulla soglia dell'obsolescenza.

Grazie all'esperienza acquisita modernizzando gli F-5 nel modello Saeqeh, svelato ormai quattro anni fa e attualmente in servizio i tecnici iraniani hanno stilato due possibili opzioni per il rimodernamento dei Phantom americani: ambedue progetti ambiziosi che prevedono modifiche più estese di quelle subite dai più piccoli F-5. Nel primo caso si eliminerebbe l'intera sezione caudale sostituita da due piani verticali a V (questi simili a quelli del Saeqeh) e da due alettoni a lato dei motori, superfici 'canard' aggiuntive fornirebbero ulteriore manovrabilità. In questo caso l'F-4 diventerebbe un ancor più piccolo e maneggevole intercettore per la difesa dello spazio aereo nazionale, sacrificando quasi tutte le sue potenzialità da bombardamento.

La seconda soluzione prevede invece un notevole allungamento della fusoliera e lo spostamento dei motori, ma la lunghezza complessiva del velivolo non supererebbe di troppo gli attuali 19,2 metri grazie di nuovo alla rimozione della sezione di coda per i consueti piani verticali a V e, questa volta, superfici più ampie ai lati dei motori; ciò darebbe origine a un velivolo simile al Su-30, mentre la prima scelta darebbe origina a una macchina del tipo del Rafale, del J-10 o dell'Eurofighter Typhoon (che però hanno una singola superfice verticale in coda e ali a delta puro).

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