Recep Erdogan, Primo Ministro della Turchia, recentemente confermato al potere con un Governo 'monocolore' dopo la vittoria riportata con maggioranza assoluta alle elezioni di giugno ha espresso la propria intenzione di visitare "quanto prima" la Striscia di Gaza, per riaffermare la dedizione del proprio esecutivo e del proprio paese alla causa dell'aiuto nei confronti dei cittadini palestinesi provati e angariati dal perdurante assedio sionista, che ha trasformato l'intera enclave costiera in un vero e proprio ghetto a cielo aperto.
Secondo quanto riportato dall'Agenzia France Presse "Il Ministero degli Esteri (guidato da Ahmet Davutoglu, strettissimo collaboratore di Erdogan e autore delle linee-guide che dovrebbero rendere la Turchia uno stato 'chiave' degli scenari politici e diplomatici mediorientali e centroasiatici nei prossimi vent'anni) sta analizzando le varie opzioni, é mio forte desiderio visitare Gaza e sono intenzionato a farlo il prima possibile, forse subito dopo la programmata visita di Stato in Egitto".
Una delle 'tabelle della fame' con cui gli Eichmann sionisti mantengono serrato il cappio della carestia sulla popolazione di Gaza. |
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