Il Primo Ministro egiziano ad interim, Essam Sharaf, ha accettato le dimissioni del titolare del Ministero degli Esteri Mohammed el-Orabi (foto sopra) nella serata di ieri, secondo quanto riportato da Nile TV; le dimissioni di El-Orabi dovrebbero preludere a un vasto rimpasto governativo, misura estrema per cercare di disinnescare le vaste proteste popolari che stanno scuotendo il Paese delle Piramidi, sempre più scontento della Giunta militare di Transizione e del Governo ad Interim che ne é espressione.
Non é durato nemmeno 30 giorni il mandato di El-Orabi, chiamato a sostituire il neo-presidente della Lega Araba, Nabil al-Arabi, che invece, nelle sue poche settimane come titolare degli Esteri, si é reso memorabile per la riapertura del varco di confine con Gaza e per i positivi segnali lanciati in direzione della Repubblica Islamica iraniana.
Il Premier Sharaf si é consultato con le maggiori forze politiche del paese, promettendo nel corso dell'ultima settimana un profondo rimpasto governativo per venire incontro alle richieste di riforme significative, de-mubarakizzazione e transizione rapida verso la Democrazia che arrivano dalla popolazione in protesta. Sembra, a sentire le dichiarazioni rilasciate da Mohamed Hegazi, che l'economista Hazem el-Beblawi e Ali al-Slimi del Nuovo Partito Wafd siano fra le prime personalità coinvolte nella 'rifondazione' del Governo egiziano.
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