In una recente intervista rilasciata all' "Al-Ahram", il più diffuso e prestigioso quotidiano d'Egitto, il Segretario del Consiglio Supremo per la Sicurezza Nazionale Iraniana, Saeed Jalili ha dichiarato che il potenziale per un "saldo e solido asse di intesa tra il Cairo e Teheran" é uno dei più grandi 'assi' da giocare contro l'avventurismo e l'aggressività Usa e israeliana nell'area, elementi che, lasciati senza contrappeso, potrebbero scatenare instabilità e conflitti ancora più devastanti di quelli attualmente in atto. Palestina, Libia, Irak, Afghanista sono tuttora incendiate dall'oppressione imperialista, che cerca disperatamente di imporre la propria volontà con le armi e il terrore a popolazioni che non vogliono saperne di piegarsi verso Washington e Tel Aviv.
Jalili ha anche espresso in termini inequivoci la prontezza del suo paese a cooperare finanziariamente e tecnologicamente a progetti congiunti col Cairo, specialmente nell'ambito del settore energetico. Secondo il dignitario iraniano la caduta dell'autocrazia di Mubarak non é che un passo lungo un sentiero di rivendicazioni e affermazioni che saranno al contempo nazionali, democratiche e islamiche esattamente sulla scorta di quanto avvenuto in Iran nel 1979 con la caduta del pupazzo occidentale Reza Palhevi e l'avvento della Repubblica Islamica.
Anche in questo momento, ha articolato Jalili, vediamo gli Usa impegnati in tutta una serie di iniziative pericolose e dalle conseguenze imprevedibili, che non solo mettono in grave rischio la pace e la stabilità per milioni di persone ma, in ultimo, non fanno che rendere questa nazione e i suoi governanti sempre più odiati, ponendo le basi di successive future rivolte contro i suoi interessi e contro coloro che se ne fanno lacché.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.
Nessun commento:
Posta un commento