Il Movimento per la Jihad islamica in Palestina ha salutato le recenti decisioni del Governo turco di adottare misure punitive contro l'entità dell'Occupazione sionista in seguito alla mancanza di scuse ufficiali per l'aggressione armata contro la motonave Mavi Marmara; in un comunicato stampa rilasciato sabato l'organizzazione definisce le decisioni di Ankara "un importante passo sulla strada dell'isolamento internazionale di quest'entità sionista, aliena e nociva per l'intera regione".
Il movimento ha esteso un richiamo a tutti i paesi arabi e musulmani che continuano a intrattenere rapporti diplomatici e commerciali con il Regime ebraico a prendere misure simili e ad affrettarne così il collasso. "Tali decisioni dovrebbero venire annunciate il prima possibile e tradotte in azione senza indugi, affinché raggiungano il loro effetto in maniera coordinata e possano massimizzare il loro potere deterrente e dissuasivo".
In una notizia correlata, commentando le misure prese contro Israele il Presidente turco Abdullah Gul ha voluto precisare: "Alcuni osservatori hanno espresso stupore alla severità delle nostre reazioni per quello che consideravano un incidente ormai distante; a queste persone voglio dire che lo Stato turco non dimentica le vite dei suoi cittadini e che le nostre misure sono arrivate ora perché fino all'ultimo abbiamo sperato in una condotta responsabile e accettabile da parte di Israele, che non si é manifestata, causando la nostra risposta".
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