Ci sono voluti gli ennesimi bombardamenti assassini con cui il regime ebraico dell'Apartheid ha ucciso sette civili palestinesi nella Striscia di Gaza negli ultimi due giorni per dare una "svegliata" alla dirigenza di Hamas, evidentemente troppo rabbonita dalle numerose visite di suoi dirigenti alle dorate regge qatariote e di altri ricchi emiri del petrolio e da troppe chiacchiere inani riguardo ventilate 'riconciliazioni' con Fatah e a convincerla alla necessità di chiedere che le Brigate Ezzedine al-Qassam rispondessero a tono alle provocazioni omicide di parte sionista.
Fedeli alla consegna di combattere con le armi la minaccia sionista e di rispondere a essa colpo su colpo, i miliziani di Al-Qassam non se lo sono fatti ripetere due volte e, messo mano al loro arsenale di razzi d'artiglieria, per la prima volta hanno lanciato una salva di "Grad" da 122 millimetri contro le installazioni militari israeliane e contro gli insediamenti illegali di miliziani ebrei armati che stringono da presso il ghetto palestinese assediato. I proiettili, beffandosi come al solito dell'elefantiaco, costosissimo e totalmente inefficiente "scudo antirazzo" del sistema 'Iron Dome', sono arrivati tutti a bersaglio, causando forti distruzioni materiali.
E' la prima volta che le Brigate Al-Qassam fanno ricorso ai 'Grad' da oltre un anno, più precisamente dall'aprime 2011. La portata della rappresaglia é più che giustificata dal ritmo del recente stillicidio di vittime palestinesi: due civili sono stati uccisi a Deir el-Balah nella giornata di ieri, quattro sono morti lunedì a Beit Hanoun, inoltre, nelle prime ore di martedì 19 giugno miliziani ebrei armati hanno dato fuoco a una moschea a Jaba.
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