I ragazzini e le ragazzine di Gaza hanno portato i loro doni ai combattenti dell'organizzazione di Resistenza, sorprendendoli con la loro visita (che era stata concordata coi loro superiori, ma di cui i militanti erano stati tenuti all'oscuro fino all'ultimo). Accogliendoli con gioia i membri delle Brigate Al-Quds li hanno ringraziati sentitamente, raccomandando loro di estendere la loro gratitudine alle loro madri e ai loro padri, promettendo di "Non deviare dal sentiero della Lotta e della Resistenza, nonostante le difficoltà e i costi che questo potrà comportare".
Il leader Abu Hamza, parlando al sito-web delle Brigate Al-Quds ha dichiarato: "Siamo incoraggiati e spronati dalla visita di questi bambini, che hanno subito in pieno il crimine sionista dell'assedio, combattiamo per loro, per i loro Diritti negati e che non potranno essere ristabiliti altro che con la forza delle nostre armi e della nostra determinazione". Ai microfoni del reporter che ha riportato la cronaca dell'incontro uno dei giovani abitanti di Gaza ha dichiarato la sua determinazione, appena possibile, di entrare a sua volta a far parte delle Brigate Al-Quds "Per proteggere il mio popolo e la mia terra, vendicare i martiri, i mutilati e i prigionieri del regime ebraico".
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