Di fronte a questo grave smacco rimediato dall'opposizione naturalmente il campo filogovernativo ha tratto baldanza e sicurezza e oggi si sta registrando una ampia affluenza a tutti i seggi dei distretti elettorali in cui lo scorso 15 dicembre non si era votato per l'approvazione della nuova Carta Costituzionale. La maggioranza dei convenuti ai microfoni dei media rivela con orgoglio di volere approvare il documento redatto in questi mesi dalla Commissione di Esperti appositamente nominata.
Avendo ricevuto alcuni rimarchi in merito vogliamo chiarire che la redazione di Palaestina Felix non ascrive alcun proprio sostegno o entusiasmo verso la parte politica di Mohammed Mursi o verso l'FJP e l'Ikhwan in quanto tali, ma fedele alla sua missione di cronaca giornalistica rileva come il Movimento 6 Aprile, i liberali di stampo laico e i socialisti più o meno nasseriti, a cui pure va riconosciuto il merito di avere iniziato la Rivoluzione non la avrebbero MAI portata a termine vittoriosamente senza l'intervento decisivo dei partiti religiosi (Ikhwan in testa) e che, alleandosi nella loro polemica anti-Mursi coi rimasugli dei fedeli di Mubarak, hanno perso molta credibilità e molta popolarità nel paese.
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Trovo l'ultima frase molto sensata e rassicurante. Esisterebbe un rischio reale de trovare i rimasugli dei fedeli di Mubarak vicino ai veri rivoluzionari. Il problema non è tanto ch'abbiano vinto gli Ikhwan e bisogna riconoscerlo in modo democratico quanto il voler de quest'ultimi di accaparrarsi tutti i poteri dello stato. Il modello unico della rivoluzione Iraniana non è comparabile à quanto désiderano questi fratelli musulmani nel mondo arabo che rischia di portare questi paesi in conflitti interminabili fra religiosi e laici, per il piacere dei sioniste e delle sanguisughe delle compagnie di ogni genere ! Grazie.
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