Dopo le ultime frizioni tra il Governo di Bagdad e le province curde e il caso della latitanza e della condanna a morte in contumacia dell'Ex-vicepresidente Tareq al-Hashemi (privato della carica per manifesta indegnità), altro esponente filo-Usa attualmente alla corte del 'sultano in sedicesimo' Recep Erdogan é necessario per le autorità irakene che hanno a cuore la libertà e l'autonomia del paese agire rapidamente per evitare "scivoloni all'indietro" in senso filoamericano.
Il Primo Ministro Nouri al-Maliki e il suo maggiore sponsor e sostenitore politico, il leader sciita Moqtada al-Sadr devono mettere in campo tutte le loro risorse e tutto il sostegno di cui godono dalla parte largamente maggioritaria del paese per mantenere il saldo controllo della situazione e continuare ad assicurare la ferma presenza dell'Irak all'interno dell'Asse della Resistenza.
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