Tuttavia, per i gruppi armati finanziati e sostenuti in Siria dalla coalizione sunnita-turco-american-sionista in funzione anti-Assad e anti-Resistenza, non vi era altro modo di liberarsi del gravoso fardello se non con un accordo ufficiale con le forze governative, sulla base del quale, nel prossimo futuro, poter richiedere un trattamento leniente quando si dovrà trattare la resa e abbandonare le armi di fronte a una intenibile situazione politico-militare.
I 48 pellegrini iraniani erano stati bloccati a inizio agosto 2012 poco fuori dalla capitale siriana Damasco mentre si stavano dirigendo a visitare e omaggiare il santuario di Hazrat Zainab, meta piuttosto rilevante del circuito di pellegrinaggi "minori" dell'Islam sciita. A lungo i rapitori avevano minacciato rappresaglie sugli ostaggi a meno che il Governo non avesse concesso unilateralmente un cessate il fuoco di 48 ore nei confronti dei terroristi wahabiti.
Assad e i suoi generali non si sono mai piegati e ai sequestratori non é bastato il coraggio per mantenere quanto paventato. I cittadini iraniani sono già in custodia delle forze governative e incontreranno presto l'ambasciatore della Repubblica Islamica, prima di venir fatti tornare in patria.
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