In un editoriale di rara intesità il vicedirettore del quotidiano Al-Akhbar Pierre Abisaab segnala come sia non soltanto opportuno ma anche doveroso che esponenti istituzionali libanesi, slegati da qualunque logica partitica o settaria, siano presenti al suo rientro, per tributare "il giusto riconoscimento a un EROE che appartiene alla stessa categoria di Missak Manouchian e di Jean Moulin (figure-simbolo della Resistenza francese antinazista).
Abisaab indica Abdallah come un esempio di abnegazione, di coraggio, di volontà, di fronte al sopruso della forza cieca che vuole sostituire il Diritto (come nel 1982 la forza cieca di Israele e degli Usa stritolò il piccolo Libano sotto i cingoli dei suoi carri armati e le cannonate e le bombe delle sue corazzate e dei suoi jet) di far valere la Volontà dei popoli di non sottomettersi e di far pagare agli arroganti il prezzo massimo possibile per la loro crudele presunzione.
Non possiamo non dargli ragione su tutta la linea.
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