A questo proposito Shateri si era impegnato anima e corpo nel sostenere e supervisionare progetti di beneficienza e ricostruzione di infrastrutture nel Sud del Libano, devastato gravemente dall'invasione sionista del 2006 e, ultimamente, aveva rinnovato i propri sforzi a favore del popolo siriano messo nel mirino dai violenti terroristi wahabiti pagati da Israele, dalla NATO e dai suoi lacché del Golfo e di Ankara.
Shateri ha pagato la sua dedizione alle vittime della tirannia e dell'aggressione imperialista con la sua vita quando, martedì scorso, stava viaggiando in direzione Beirut da Damasco, per motivi legati alle sue attività umanitarie in Libano. Sconosciuti banditi, con ogni probabilità appartenenti alle bande terroristiche presenti in questi mesi nel paese, lo hanno ucciso.
Le sue esequie si sono tenute oggi nella capitale della Repubblica Islamica, entro domani la sua salma verrà trasportata a Serman, suo luogo di nascita, e posta finalmente a riposo dopo un'esistenza dedicata a combattere la giusta battaglia, sia nei ranghi della Guardia Rivoluzionaria, sia con le non meno importanti armi della solidarietà e della misericordia nei confronti degli ultimi.
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Poverino...ci sarà la mano del mossad dietro a questo omicidio? Uccidere una persona che dal punto di vista politico e militare non centrava niente (o almeno non più visto che era in pensione), che era li solo x fare del bene alla gente locale. Ma si sa, i terroristi wahabbiti in siria e in libano si stanno rendendo famosi x la vera e propria pulizia etnica messa in atto contro sufi, cristiani, sciiti, curdi o contro chiunque non accetti la loro arrogante e intollerante ideologia.
RispondiEliminaSperiamo veramente che assad ce la faccia.
La mia e solo un ipotesi personale. Penso che Hassan Shateri, oltre alla regolare attività di beneficenza e supporto alla popolazione Libanese, penso svolgesse un qualche tipo di attività per conto della contro-intelligence Iraniana, visto anche il suo lungo passato nei corpi delle Guardie della Rivoluzione. È probabile che stesse raccogliendo informazioni legate alle attività delle cellule residue di terroristi che operano tra il Libano e la Siria, e riguardo alla rete di spie occidentali e israeliane, impegnate a sostenere e finanziare i terroristi in Siria e Irak, per poi passare a Teheran. Può essere che sia stato scoperto, e il fatto che possa essere stato ucciso per iniziativa del mossad israeliano, mi sembra un ipotesi più che plausibile. Anche perchè si capisce bene, che chiunque ne sia stato l'esecutore, egli aveva la precisa intenzione di colpire Shateri. Non credo davvero che abbiano colpito a caso.
RispondiEliminaEsattamente come per Zadeh....agenti della Guardia Repubblicana Iraniana, in questo caso sotto mentite spoglie. Perchè non avere il coraggio di dirlo? E poi per quale motivo quando si tratta di agenti Usa o inglesi ecc si parla di intromissione per destabilizzare, ma quando si parla di agenti iraniani ne parlate come se fossero operatori della Croce Rossa?....
RispondiEliminaTaci, miserabile
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