Un cittadino 'australiano' (col doppio passaporto sionista) rinchiuso per due anni in una prigione di Tel Aviv; un 'suicidio' più che sospetto e una 'connection' con la più sfacciata cospirazione assassina messa in piedi dal Mossad negli ultimi vent'anni; ce ne sarebbe abbastanza per scrivere uno spy-thriller di prim'ordine e, incidentalmente, per esporre Israhell come il regime brutale e autoritario che solo le "anime belle" alla Fabio Fazio (avido invitatore di sionisti canterini a Sanremo) e Roberto Saviano (stralunato 'guru anticamorra', che poi sostiene la mafia internazionale sionazista) si ostinano a non ammettere che sia.
L'australiano 'suicidato' nelle galere segrete di Netanyahu, infatti, aveva fatto parte, oltre ogni ragionevole dubbio, del 'Todesschwadron' dispacciato dal Mossad ad assassinare Mahmoud al-Mabouh, dirigente di Hamas, negli EAU, sfruttando il lavoro "preparatorio" compiuto dai collaboratori di Mohamed Dahlan, ex-cacicco di Fatah che aveva il dente avvelenato con Hamas per essere stato cacciato dal suo 'feudo' di Gaza.
Ben Zygier, questo il nome del 'Prigioniero X' era stato fermato e interrogato dai servizi segreti degli Emirati Arabi e, con le spalle al muro, aveva iniziato apparentemente a collaborare; subito alcuni suoi 'colleghi' del Mossad lo hanno rapito e trasportato in Israele, dove con molte poche cerimonie (e senza alcuna segnalazione alle autorità australiane) é stato buttato in cella, tenutoci due anni fino al suo 'suicidio'.
Questo si ottiene a farsi "spion" per conto del Moloch sionista; da un istante all'altro si può passare dalla schiera dei persecutori a quella dei perseguitati, dal novero degli assassini a quello degli assassinati! Meditate gente, meditate!
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