Dopo avere rassegnato le proprie dimissioni da Primo Ministro e avere accettato di mantenere la carica solo per il tempo necessario alla nomina di un nuovo candidato Premier il politico libanese sunnita Najib Mikati, parlando con i reporter del quotidiano 'As-Safir' ha espresso le sue considerazioni sul suo mandato di Governo durato quasi due anni e si é lasciato andare a qualche bilancio e qualche valutazione sul suo operato.
In questo contesto potrebbe stupire sentire l'ormai ex-capo del Governo libanese lodare con particolare convinzione il ruolo e l'atteggiamento giocato da Hezbollah nella sua recente esperienza di premierato: il movimento sciita, di gran lunga il principale power-broker del Paese dei Cedri, ha saputo di buon grado accettare un ruolo di secondo piano nella compagine governativa, con pochissimi ministri (pur se potenti) per la sua effettiva rappresentatività parlamentare, nell'interesse dell'armonia della coalizione e della soddisfazione dei partner di Governo anche i più piccoli.
"Rendo omaggio a tutti i partecipanti alla coalizione che mi ha sostenuto, ha dichiarato Mikati, ma in particolare a Hezbollah, i cui Ministri Mohammed Fneish e Hussein Hajj Hassan sono stati certamente tra i più cooperativi, aperti, attenti interlocutori del mio mandato". Mikati, pur riconoscendo che la posizione di Hezbollah sulla riconferma del Maggior Generale Rifi come Capo della Polizia é stata una delle principali cause delle sue dimissioni, ha dichiarato di "comprenderla, pur non condividendola".
Nessun commento:
Posta un commento