Continuano le evoluzioni interne al Movimento musulmano di Resistenza Hamas che, dopo la 'sbandata' per il campo qatariota-wahabita presa da alcuni suoi dirigenti circa un paio d'anni fa, sembra (complice anche la palese sconfitta degli insorgenti takfiri in Siria, che si sono consumati invano contro l'Asse della Resistenza) comincia a contestare come azzardato il passo fatto da Mishaal, Marzouk, Haniyeh ed altri e vede rafforzarsi sempre più una 'opposizione interna' centrata intorno a Mahmoud Zahar e alla figura del martire Jaabari, già comandante delle Brigate Qassam, assassinato dai sionisti all'inizio dell'ultima fase di scontro tra l'entità sionista e Gaza, si sospetta con la cooperazione dei servizi segreti del Qatar.
Questa fazione pro-Resistenza sarebbe molto forte nei territori Palestinesi, mentre ovviamente i dirigenti traditori avrebbero la maggioranza dei quadri burocratici di Hamas fuori dalla Palestina ma, soprattutto, sarebbe maggioritaria tra i militanti delle Brigate Qassam, che hanno bisogno del sostegno tattico, logistico e addestrativo dell'Iran, che ultimamente é andato di preferenza alla Jihad Islamica Palestinese e alle sue Saraya Al-Quds e persino al marxista PFLP e alle sue Brigate Abu Ali Mustafa.
La parte di Hamas fedele alla Resistenza starebbe cercando di salvare in tutti i modi la sua relazione privilegiata con Hezbollah, inviando a Beirut prove che la guardia del corpo di Mishaal andata a combattere in Siria lo avrebbe fatto solo dopo essere stata espulsa dal Movimento e come adesso essa si troverebbe persino in stato di arresto nelle mani dei wahabiti di Al-Nusra.
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