Carri armati dell'esercito del regime ebraico dell'Apartheid hanno aperto il fuoco vicino a Beit Hanoun nella parte settentrionale del ghetto palestinese di Gaza contro due civili uccidendone uno e ferendo gravemente il secondo.
Inizialmente l'esercito sionazista ha affermato che i due sarebbero stati armati e stavano cercando di attraversare il confine della Striscia, poi la versione sionista é cambiata e ha preteso che i due stessero collocando una bomba sul confine; infine, a smentire le menzogne di Tel Aviv, é emerso che i due erano civili completamente disarmati e che stavano cercando di uscire dalla Striscia di Gaza per procurarsi generi di prima necessità bloccati dallo shylockiano strangolamento sionista.
Lo stillicidio di vittime palestinesi va avanti indisturbato nel placido sonno dell'Occidente e degli 'specialisti' dei cosiddetti Diritti Umani, pronti a inalberarsi per un gay pride ma assopiti e ignari di fronte all'Olocausto quotidiano del popolo palestinese.
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